PREFA presenta la ristrutturazione “Ex Officine Tosi”

Realizzata da Studio Ambientevario, la ristrutturazione Ex Officine Tosi svela il potenziale del prodotti PREFA.

Una sfida complessa ma stimolante: lo Studio Ambientevario è stato incaricato di ristruttu­rare un edificio fatiscente, in mattoni, nella città di Formigine, vicino a Modena. Gli architetti hanno optato per un equilibrio tra elementi architettonici contemporanei e la conservazione del tessuto edilizio storico.

Ambientevario, composto dagli architetti Duccio Randazzo, Francesca Cibelli ed Elisa Gozzi e dal loro staff, ha sviluppato per questo edificio un concetto formale e funzionale che non avrebbe potuto essere più chiaro di così: passato e futuro dovevano essere riconoscibili nel qui e ora attraverso l’uso di due materiali diversi.      

“Volevamo mostrare sia il passato che il futuro di questo luogo e sottolineare entrambi gli aspetti dal punto di vista architettonico", ha spiegato Duccio Ranzatto. "L’alluminio Prefalz è un materiale leggero e flessibile. Sapevamo che avrebbe soddisfatto tutti i requisiti richiesti per un adattamento strutturale di questo genere. Anche la scelta del materiale era molto importante per loro, perché con i loro progetti miravano a fornire ai clienti risposte realistiche alle loro richieste ed esigenze”.

Pur non essendo vincolato come edificio storico, gli architetti hanno riconosciuto il valore delle facciate in mattoni e ne hanno protetto l’autenticità come “archivio della storia”, in senso figurato. Le pareti in mattoni sono state pulite con idropulitrice ad alta pressione per non cancellarne completamente le tracce del passato, mentre le fughe sono state nuovamente intonacate.

Dove strutturalmente necessario, è stato costruito un secondo involucro dietro le facciate esistenti e questo nuovo livello costruttivo è stato collegato ai solai originali, a loro volta rinforzati strutturalmente con cemento armato. “Sì, come un nuovo edificio, ma in stretta connessione con la struttura esistente", svela Randazzo. "Senza queste aggiunte, non sarebbe stato possibile costruire il nuovo piano mansardato sopra le mura esistenti”.

Il nuovo piano è una costruzione in legno lamellare a strati incrociati, rivestita con lastre Prefalz P.10 in testa di moro di larghezza uniforme. Le guarnizioni in acciaio scuro intorno alle finestre e una pergola in acciaio sottolineano ulteriormente il contrasto tra il tetto e le pareti chiare. Gli architetti hanno realizzato con coerenza la loro idea dei due materiali creando contrasti visivi, ma anche unità.

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