Stefania di Petrillo ha progettato una nuova collezione di illuminazioni contemporanee, Torsade. La serie è stata presentata nella sacrestia del chiostro della chiesa di Santa Maria del Carmine a Brera dove Saint-Louis ha esposto in occasione della Milano Design Week 2024.
La designer reinterpreta la forma a S che distingue l’architettura classica dei lampadari. Ispirata dal gesto della torsione a caldo del braccio, traccia due nuove forme: una ad anello, l’altra a U, utilizzate singolarmente come applique e lampada da tavolo, oppure combinate tra loro per creare fino a dieci varianti di lampade.
Questi prodotti diffondono una luce personalizzabile grazie a un sistema di LED dimmerabile che può illuminare un’intera stanza o creare un'atmosfera soffusa. Nel progetto i bracci diventano essi stessi fonti di luce attraverso una nuova tecnologia ideata da Saint-Louis per illuminare gli elementi dall’interno.
I bracci torniti sono emblemaIci delle tecniche di lavorazione del vetro della manifattura perché permettono di apprezzare l’arte del “cueillage” nella lavorazione, ossia la capacità dei vetrai di mantenere il cristallo alla giusta temperatura affinché la materia sia malleabile, e l’arte della soffiatura. Torsade mette proprio in luce il savoir-faire e la tecnica della torsione a caldo del braccio del lampadario, eseguita da quattro vetrai esperti.
Per modellare un braccio, i vetrai imprimono una torsione sul cristallo incandescente con uno stampo cilindrico a forma di fiore, poi lo allungano girando ciascuno da un lato per imprimergli un effetto cordato, soffiando aria affinché rimanga cavo all'interno. Una volta allungato in torsione, il braccio da lavorare viene posto su una sagoma di ghisa che i maestri vetrai uIlizzano per creare forme a U o anse. Un LED viene infilato nell'incavo di ogni braccio, trasformando i rami in fonti di luce.