In un mondo in quarantena, la Realtà Aumentata aumenta di valore. Il caso di iPad Pro

A causa dell'epidemia di Coronavirus, Apple non ha potuto organizzare un evento stampa per il lancio del nuovo iPad Pro. Ma Domus ha comunque avuto occasione di osservare da vicino il nuovo dispositivo Apple, grazie all'AR.

Il nuovo iPad Pro 2020 è appoggiato sulla sideboard della mia camera da letto. Lo osservo da un lato, controllo la porta USB-C dall'altro. Poi lo giro per apprezzare le due fotocamere e il nuovo scanner LIDAR, un'aggiunta interessante che migliorerà la capacità del dispositivo di riconoscere la profondità. Osservandolo dall'alto, mi avvicino e ispeziono con attenzione la nuova Magic Keyboard e il trackpad, la novità più sorprendente di questo nuovo modello di tablet. Controllo l'illuminazione e poi scatto alcune foto, concentrandomi sul meccanismo a cerniera completamente nuovo che solleva il dispositivo quanto basta per migliorare l’esperienza di battitura quando lo teniamo sulle gambe. Mentre cerco di allungare la mano per toccare i tasti, però, l'incantesimo tecnologico si rompe all'improvviso. Il nuovo iPad si fonde con la mia mano, come un poligono impazzito in un vecchio videogioco. Del resto quell’iPad non è mai esistito per davvero lo stavo solo visualizzando, fotografando e filmando sul mio iPhone 11 Pro Max, grazie alla realtà aumentata. 

Non c'è dubbio: se avesse potuto Apple avrebbe organizzato un evento stampa o un briefing per presentare questo nuovo iPad. È chiaro che il marketing ha lavorato sodo a questo lancio: “il tuo nuovo computer non è un computer", è il claim geniale che ritroviamo nel video promozionale dell’iPad Pro 2020 - di per sé un piccolo capolavoro di comunicazione pubblicitaria.

La quantità di miglioramenti tecnologici che Apple ha infilato sui nuovi iPad Pro avrebbe assolutamente giustificato la presenza di giornalisti in un luogo fisico, ai quali mostrare dal vivo il nuovo dispositivo. E così mentre la nostra  realtà abituale si prende una pausa per colpa della pandemia di Coronavirus, l'alternativa aumentata, igienicamente sicura, ci viene in soccorso, e ci permette di osservare comunque il prodotto in prima persona. 

 

New iPad Pro 2020 (virtual) on the left, old iPad Pro (real) on the right.


Devo ammettere che mi ci è voluta una crisi pandemica per apprezzare fino in fondo l’experience che la Realtà Aumentata può già offrire sui dispositivi Apple. La funzione di anteprima del prodotto AR che sto usando, disponibile tramite Safari sul sito web di Apple, è disponibile da almeno un anno o giù di lì, solo che non me ne sono mai accorto. Come si può vedere dalle foto della nostra galleria, il livello di realismo è davvero eccezionale, ed è sufficiente a ingannare il mio cervello. Mi capita più di una volta, mente faccio foto e giro un video, di voler provare a toccare o ruotare il prodotto con la mano sinistra, mentre tengo lo smartphone con la destra. Esattamente come ho fatto mille volte nelle aree demo dopo la presentazione di prodotto. 


Apple punta forte sugli oggetti virtuali ormai da diversi anni, e solo ora capisco perfettamente il perché. Ciò che è stato realizzato con l'AR nell’ambito del gaming mi aveva già impressionato positivamente, mentre in altri campi l'AR mi pareva ancora relegata al ruolo di gadget, una curiosità in più da avere sull’applicazione dell’IKEA, ma senza molte applicazioni pratiche. 

L'importanza del contatto diretto e dell'esperienza di prima mano nella realtà non aumentata non verrà meno, naturalmente. Continueremo a provare i prodotti Apple negli Store, a volerli toccare (odorare, direi anche), così come torneremo a sederci su una poltroncina Stockholm all’IKEA o su un divano Kivik, credendoli comodi. 


Se queste righe suonano come un mea culpa, è perché lo sono: non avrei mai potuto apprezzare pienamente la tecnologia AR se non fossi fossi stato costretto a stare a casa e avessi dovuto cercare delle alternative alla mia routine professionale. Una considerazione che mi fa pensare a tutte le altre opportunità che l'AR ha già aperto (e aprirà) ad esempio per gli studenti, che ora sono costretti a studiare da casa. O per tutte le persone con disabilità, la cui realtà è fatta normalmente di limitazioni che la maggior parte di noi non considerano. È un grande cambiamento in arrivo che richiede una visione chiara, un impegno a lungo termine e investimenti costanti nello sviluppo. Apple ha messo già la spunta su tutte e tre le caselle.

Brand:
Apple
Anno:
2020

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