Dopo circa sei anni dall’ultimo aggiornamento della linea, Apple ha finalmente svelato il nuovo Mac Pro. Lo stile a barilotto nero del modello 2013 (il cestino della carta, come era amabilmente chiamato) lascia spazio a un nuovo design “tower” modulare più facile da espandere. Sia i fan che i  critici lo stanno già chiamando “grattugia per il formaggio”, in onore del vecchio modello - amatissimo - di Mac Pro che Apple commercializzò dal 2006 al 2013. I meme con grattugie di metallo e pezzi di formaggio già abbondano, come vuole la tradizione ad ogni lancio di un nuovo controverso design targato Apple. Una maniglia sulla parte superiore (di quelle che piacciono a Jony Ive) permette di sollevare la copertura e accedere alle schede e ai moduli interni per sostituirli con altre espansioni. 
 C’è pure la possibilità di aggiungere delle ruote (da comprare a parte) per scarrozzare il Mac più facilmente per lo studio o l’ufficio.
Il nuovo Mac Pro è anche soprattutto una bestia di potenza: il processore è uno Xeon di Intel che può arrivare a 28 core, mentre la RAM parte da 32GB e si può espandere fino a 1,5TB. 
Assieme al Mac Pro Apple ha svelato anche un nuovo monitor 6K. Si chiama Apple Pro Display XDR, un acronimo che sta per eXtreme Dynamic Range: è un termine di marketing che Apple ha creato per descrivere la capacità del display di andare oltre la gestione della gamma dinamica HDR. È pensato per i professionisti della fotografia, montatori cinematografici e altri creativi che hanno bisogno di precisione estrema nelle gestione dei colori, luminosità perfetta e tempi di risposta incredibilmente veloci. Costa, prevedibilmente, tantissimo: 5000$ per il modello base, 6000$ per quello con un vetro speciale “nano-texture”. Non solo: ci vogliono altri 1000$ per comprare il Pro Stand, la base su cui alloggiare il monitor.  Sia il Mac Pro (che parte pure da 6000$) sia l’Apple Pro Display XDR arriveranno sul mercato a ottobre.