Il nitruro di gallio è il silicio del futuro?

Offre maggiore densità di potenza, è più efficiente, non teme le alte temperature, conduce più corrente. E ora lo troviamo anche nei caricabatterie.

Si chiama nitruro di gallio, lo si abbrevia in GaN e sebbene poco noto è l'elemento del futuro. È infatti un semiconduttore su cui le aziende tecnologiche di tutto il mondo stanno puntando la propria attenzione. Il GaN sembra infatti l'uovo di Colombo: offre maggiore densità di potenza rispetto ai concorrenti, silicio in primis, ed è più efficiente, non teme le alte temperature, conduce più corrente e più velocemente ed è anche più affidabile. Così affidabile che perfino l'industria aerospaziale ne ha fatto il proprio alfiere. Il GaN poi si trova ormai è ovunque: nei laser blu dei lettori Blu-Ray, nei Led per l’illuminazione, nei fari laser delle automobili e nei radar militari.

Per capire però la potenzialità di questo materiale e il riflesso che ha nella nostra vita di tutti i giorni basta prendere un caricabatterie come l'Anker Atom PD1. È piccolissimo (misura 4x4,5x3,8 centimetri, come quello dell'iPad Pro), tascabile, più o meno come il caricabatterie di uno smartphone ma è in grado di erogare 30 Watt e ricaricare un portatile sostituendo quegli enormi caricabatterie a cui siamo abituati. Tutto ciò ovviamente senza surriscaldarsi e disperdendo meno corrente del silicio. La concorrente di Anker, RavPower, ha risposto con il 45W. È leggermente più grande del concorrente ma sempre meno di un pacchetto di sigarette ed è in grado di fornire corrente continua anche a un portatile da 15 pollici alla massima potenza.

I passi avanti da fare sono ancora parecchi, per ora i due modelli offrono solo una porta Usb-C ma sono già in sviluppo caricabatterie più potenti, con più porte, più piccoli e leggeri. Anker, per esempio, ha già annunciato L'Atom PD 2 da 60 Watt e due Usb-C e l'Atom PD 4 che ai 100 Watt di potenza abbina quattro porte, due Usb-C e due Usb-A, quelle standard insomma. La sfida del nitruro di gallio però è solo iniziata. Al momento il silicio continua a dominare la scena visto che costa meno e non è necessario riconvertire gli impianti di fabbricazione per utilizzarlo, ma, dicono gli analisti, prima o poi dovremo abituarci al GaN, è solo questione di anni.

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