Ilaria Marzano mostra le capitali del mondo invase dai vestiti inutilizzati

Nelle opere di Ilaria Marzano, il paradosso della moda con mappe di tessuti e immagini generate con l’AI.

Ilaria Marzano, architetto e ricercatrice indipendente focalizzata sullo studio della data visualization in tutte le sue forme, con “Back To Square One”, presentata all’Info+ 2023 a Edimburgo, ci mette di fronte alle nostre contraddizioni senza mezze misure. La misura da cui parte il progetto, infatti, è la quantità di resti tessili (abiti usati o indesiderati) che l’occidente ogni settimana scarica ad Accra, in Ghana: 15 milioni di capi.

Marzano ci mostra cosa succederebbe se questi vestiti fossero invece depositati nelle “nostre” città, ovvero nelle capitali della moda, Milano, New York, Parigi, attraverso l’uso di mappe tessili e immagini generate dall’IA a fare da corredo, al pari di un qualsiasi progetto di urbanistica accompagnato da rendering, ma dal sapore distopico. Marzano ci obbliga a riflettere sul peso tangibile della crisi dei rifiuti tessili, mostrandoci la quantità di spazio impressionante che occupano, nonché le sproporzioni delle dinamiche di potere.

Paradossalmente i commercianti ghanesi acquistano “balle di vestiti” sperando di immetterle nel fiorente mercano dell’usato di Accra, ma la scarsa qualità dei tessuti, dovuta al fast fashion fa sì che la maggior parte di essi risulti inutilizzabile e quindi invendibile. Questi vestiti, trasformati istantaneamente in rifiuti, diventano un vero e proprio peso per le popolazioni locali che devono gestirli, senza le giuste risorse per farlo in maniera efficace.

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