A Firenze, il 15 novembre aprirà al pubblico la “Stanza segreta di Michelangelo”, un locale di 10 metri per 3 parte del complesso del Museo delle Cappelle Medicee, sulle cui pareti sono stati trovati studi e disegni attribuiti in gran parte al famoso artista rinascimentale.
Si pensa infatti che Buonarroti vi ci nascose tra la fine di giugno e quella di ottobre del 1530, per sfuggire alle persecuzioni di papa Clemente VII, appartenente ai Medici. Michelangelo si era infatti occupato dei lavori di costruzione delle fortificazioni di Firenze per conto del governo repubblicano, nei tre anni in cui i Medici erano stati cacciati dalla città.
La stanza, a cui si accede dalla Sagrestia Nuova del museo, fu usata come magazzino e deposito di carbonella fino agli anni Cinquanta, per poi essere riscoperta nel 1975, quando in seguito a lavori di pulitura della zona sottostante all’abside emersero sotto due strati di intonaco i disegni murali realizzati in carboncino e sanguigna: schizzi anatomici, profili, figure in varie pose, spesso in formato monumentale.
La stanza sarà visitabile fino al 30 marzo 2024, solo su prenotazione e per un tempo massimo di 15 minuti. Per via dello spazio ridotto e per tutelare le opere, inoltre, potranno entrare gruppi di sole quattro persone per volta.
