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Tutte le mostre imperdibili di questo autunno
Con la fine dell’estate, ecco la nostra selezione di mostre per la nuova stagione, spaziando da Nan Goldin a Marina Abramović, da Prato alla Corea del Sud.
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1. Cave_Bureau, Louisiana Museum, Copenhagen
Installation view. Foto: Louisiana Museum of Modern Art / Kim Hansen
Fino al 26 novembre
Cave_Bureau è uno studio di architetti e ricercatori con sede a Nairobi. Il loro impegno è focalizzato sull’architettura e l’urbanistica in relazione alla natura, considerando il contesto antropologico e geologico della città africana post coloniale come caso studio per affrontare le sfide degli ambienti rurali e urbani. Dopo la presentazione del progetto “Obsidian Rain” all’ultima Biennale di Architettura di Venezia, il Louisiana Museum di Copenaghen ospita Cave_Bureau come protagonista dell’ultimo appuntamento della serie “The Architect’s Studio”, con una vera e propria immersione nei vasti sistemi di grotte vulcaniche del Kenya.
1. Cave_Bureau, Louisiana Museum, Copenhagen
Installation view. Foto: Louisiana Museum of Modern Art / Kim Hansen
Il MoMA di New York ospita la più completa retrospettiva mai dedicata a Ed Ruscha: “Ed Ruscha/Now Then” presenterà oltre duecentocinquanta opere realizzate dal 1958 a oggi, raccontando l’approccio interdisciplinare dell’artista statunitense. Oltre ad alcuni tra i suoi lavori più noti e più pop, saranno presenti anche disegni, stampe, film, fotografie, libri d’artista e installazioni. Curata da Christophe Cherix, questa mostra racconta la visione di uno degli artisti più influenti del Novecento americano.
Copyright: Diego Marcon
Courtesy: Courtesy the Artist and Sadie Coles HQ, London.
Photo: Davide Bondielli
30 settembre – 4 febbraio
Si intitola “Diego Marcon. Glassa” la più ampia retrospettiva dedicata all’artista lombardo che sia mai stata realizzata in una istituzione italiana. Aperta al pubblico dal 30 settembre 2023 al 4 febbraio 2024 al Centro Pecci di Prato, le dieci sale dell’ala Gamberini si trasformeranno in un’unica esperienza immersiva attraverso l’installazione di opere già note e nuovi lavori, in un allestimento pensato appositamente per il Centro Pecci.
4. Nan Goldin, This Will Not End Well, Stedelijk Museum, Amsterdam
“Ho sempre voluto fare dei film. Le mie sequenze d'imagini sono sequenze di fotogrammi" (“I have always wanted to be a filmmaker. My slideshows are films made up of stills”): questa frase di Nan Goldin riassume l’idea dietro la mostra che inaugurerà il 7 ottobre allo Stedelijk Museum di Amsterdam, “This Will Not End Well”. Infatti, sebbene la sua esplorazione dell’esperienza umana attraverso la fotografia sia conosciuta in tutto il mondo, la retrospettiva olandese presenterà Goldin come film-maker. Grazie all’allestimento di sei edifici unici progettati da Hala Wardé, architetta amica dell’artista, ogni opera avrà uno spazio di fruizione specifico.
4. Nan Goldin, This Will Not End Well, Stedelijk Museum, Amsterdam
La prima mostra personale in Europa dell’artista newyorkese Adam Pendleton è in corso fino al 7 gennaio al Mumok di Vienna e s’intitola “Blackness, White, and Light”. Molte delle opere in esposizione sono state realizzate proprio per l’occasione e vanno a integrare un corpus di dipinti, disegni, video e sculture che parla ai visitatori di sperimentazioni compositive e astratte, alla ricerca di nuovi linguaggi. Improvvisazione, pittura, musica: l’arte in tutte le sue forme per Pendleton è un campo di battaglia, dove i temi della lotta politica, dell’amore e della storia si incontrano.
5. Adam Pendleton, Blackness, White, and Light, Mumok, Vienna
La Tate Modern di Londra ospita “Troubled Times”, una straordinaria mostra monografica dell’artista Philip Guston, uno dei più celebri pittori degli anni Cinquanta e Sessanta, insieme a Mark Rothko e al suo amico d'infanzia Jackson Pollock. Razzismo e guerra sono al centro delle opere del primo periodo di attività dell’artista, anche in quanto elementi autobiografici. Il passaggio dalla pittura astratta alla produzione di opere in grande scala dallo stile più fumettistico avviene poi alla fine degli anni Sessanta. In questa mostra è evidenziata la complessità del suo lavoro, in cui si incontrano temi personali e politici, dell’astratto e del figurativo, del comico e del tragico.
6. Philip Guston, Troubled Times, Tate Modern, Londra
Dopo oltre trent’anni dalla retrospettiva al Castello di Rivoli, le opere dell’artista americano James Jee Byars tornano nelle Navate di Pirelli HangarBicocca per una mostra straordinaria. Aperta al pubblico dal 12 ottobre e visitabile fino al 18 febbraio 2024, la mostra accoglierà una vasta selezione di sculture e installazioni monumentali, di cui alcune raramente accessibili al pubblico e presentate in Italia per la prima volta. Un’occasione per entrare nella visione sofisticata di questo grande maestro, per rileggere le tematiche che hanno attraversato la sua pratica artistica, come la ricerca della perfezione, il dubbio come approccio all’esistenza e la finitudine dell’essere umano.
La Royal Academy di Londra dedica a Marina Abramović una grande retrospettiva che presenta i momenti chiave dei cinquant’anni di carriera dell’artista serba, attraverso video, installazioni, performance, sculture e nuove opere concepite appositamente per la Royal Academy. Imponderabilia (1977), Rhythm 0 (1974), The Artist is Present (2010), sono solo alcuni dei lavori celebrati nella mostra londinese. La mostra aprirà al pubblico il 23 settembre 2023 e resterà visitabile fino al 1° gennaio 2024.
8. Marina Abramović, Royal Academy of Arts, Londra
L’energia femminista di Judy Chicago arriva al New Museum con la mostra “Judy Chicago: Herstory” che ripercorrerà i sessant’anni di carriera dell’artista americana che ha fatto del femminismo e di alcune tematiche sociali il centro della sua pratica artistica. Contestualizzando la sua metodologia femminista all’interno dei molteplici movimenti artistici di cui ha fatto parte, spesso senza il dovuto riconoscimento, l’esposizione su tre piani del museo newyorkese metterà in evidenza l’enorme impatto di Judy Chicago sull’arte americana.
9. Judy Chicago, Judy Chicago: Herstory, New Museum, New York
“Seven Rooms and a Garden”è la mostra che il Moderna Museet di Stoccolma dedica a Rashid Johnson: le opere del regista e artista americano dialogheranno con la collezione del museo svedese, in sette sale e nel giardino, creando nuovi incontri e relazioni personali, politiche e storiche che Johnson mette in luce con la sua arte. La proposta dell’artista è quella di guardare alla collezione del museo come a uno spazio intimo, in cui si crea un interscambio di atti e sensazioni differenti.
10. Rashid Johnson, Seven Rooms and a Garden, Moderna Museet, Stoccolma
La storia e i significati dei paraventi sono al centro della mostra che inaugurerà il 26 ottobre alla Fondazione Prada di Milano, “Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries”. Un percorso, curato da Nicholas Cullinan, che a partire da questo elemento a metà tra complemento d’arredo e oggetto d’arte, indaga le contaminazioni tra Oriente e Occidente, le ambiguità e le ibridazioni tra forme d’arte e funzioni, l’approccio di designer e artisti anche con opere inedite.
11. Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries, Fondazione Prada, Milano
Il lavoro, in oltre cinquant’anni di attività, di Nancy Holt è presentato al Macba nella più grande mostra europea a lei dedicata, “Inside Outside”, un’occasione unica per fare esperienza della sua visione transdisciplinare dell’arte. Con una formazione da biologa, Holt nella sua pratica artistica ha seguito molteplici linee, realizzando film, video, fotografie, poesia concreta e opere sonore, sculture e installazioni in dialogo con la natura. Se la sua attività viene spesso relegata alla corrente della Land Art e dell’Arte Concettuale, le curatrici della mostra Teresa Grandas e Lisa Le Feuvre ricordano come l’artista americana preferisse definirsi “un’artista della percezione”.
12. Nancy Holt, Inside Outside, Macba, Barcellona
Photo Miquel Coll
13. Mike Kelley, Ghost and Spirit, Bourse de Commerce – Pinault Collection, Parigi
La Bourse de Commerce – Pinault Collection a Parigi ospiterà una grande retrospettiva dell’opera di Mike Kelley, un artista fondamentale della scena californiana tra gli anni Ottanta e il Duemila. Il suo approccio non si è mai fossilizzato su un’unica modalità espressiva, ma ha spaziato dalla performance alla musica e al disegno, e poi scrittura, pittura, installazioni, fotografie e video. Un percorso artistico provocatorio e personale che affronta elementi della società e della memoria collettiva da una prospettiva irriverente e a volte malinconica e toccante.
13. Mike Kelley, Ghost and Spirit, Bourse de Commerce – Pinault Collection, Parigi
14. Coco Fusco, Tomorrow, I Will Become an Island, KW Institute for Contemporary Art, Berlino
Coco Fusco, Message in a Bottle from María Elena (English Title), 2015. Video still: Courtesy the artist.
14 settembre – 7 gennaio
Coco Fusco è un’artista interdisciplinare e scrittrice newyorkese, che da oltre trent’anni porta avanti una posizione progressista sui temi della rappresentazione, del femminismo, delle teorie post coloniali e della critica istituzionale. Dal 14 settembre 2023 al 7 gennaio 2024, il KW Institute for Contemporary Art di Berlino ospita la mostra “Tomorrow, I Will Become an Island”, con opere che interrogano le infrastrutture istituzionali che regolano e condizionano la circolazione e la creazione di valore nell’arte e nella cultura visiva.
14. Coco Fusco, Tomorrow, I Will Become an Island, KW Institute for Contemporary Art, Berlino
Coco Fusco, To Live in June with Your Tongue Hanging Out, 2018. Video still: Courtesy the artist.
15. Something Like an Appleseed, Nam June Paik Art Center, Gyeonggi-do, Corea del Sud
“Something Like an Appleseed” è la mostra visitabile fino al 12 febbraio 2024 al coreano Nam June Paik Art Center. Il titolo fa riferimento a un discorso che Nam June Paik tenne durante una conferenza al MoMA di New York nel 1980, in cui lo spazio di intersezione tra arte e comunicazione è raccontato come seme della video art. In mostra anche opere di altri artisti tra cui Aldo Tambellini, Allan Kaprow, James Seawright, e Thomas Tadlock, oltre all’opera Random Access Audio Tape, per la prima volta esposta in Corea del Sud dopo l’acquisizione da parte della fondazione.
15. Something Like an Appleseed, Nam June Paik Art Center, Gyeonggi-do, Corea del Sud
16. Ilya and Emilia Kabakov, Tomorrow We Fly, Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv
Ilya & Emilia Kabakov, Where is Our Place, installation shot at Tel Aviv Museum of Art, 2023. Photo Dor Kedmi
Fino al 20 gennaio
La prima mostra dopo la scomparsa di Ilya Kabakov lo scorso 27 maggio, “Tomorrow We Fly”è una retrospettiva del lavoro di una delle coppie di artisti più note del mondo dell’arte contemporanea. L’esposizione del Tel Aviv Museum of Art esplora l’influenza politica e culturale dell’arte e il suo potenziale nel cambiare il mondo, presentando alcune delle installazioni più iconiche di Ilya ed Emilia Kabakov, tra cui Not Everyone Will Be Taken into the Future (2001), che pone interrogativi fondamentali sul rapporto con il passato, sul ruolo dell’artista nella società, e sulla comprensione del lavoro di ogni artista.
16. Ilya and Emilia Kabakov, Tomorrow We Fly, Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv
Ilya & Emilia Kabakov, How to Make Yourself Better, installation shot at Tel Aviv Museum of Art, 2023. Photo Dor Kedmi
17. Yoshitomo Nara: The Beginning Place, Aomori Museum of Art, Aomori, Giappone
Foto Rob Corder da Flickr
14 ottobre – 25 febbraio
Progettato dall’architetto giapponese Jun Aoki, l’elegante Aomori Museum of Art è uno dei musei più interessanti del Giappone. Dal 14 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024 ospiterà la mostra “Yoshitomo Nara: The Beginning Place” dedicata al maestro della Pop Art Giapponese. Le opere di Nara sono una combinazione unica di elementi pop, manga e influenze dell'arte giapponese tradizionale, che ha catturato l'attenzione di collezionisti e appassionati d'arte in tutto il mondo. I suoi dipinti, disegni e sculture spesso esplorano temi dell'infanzia, della solitudine e della condizione umana, con un senso di malinconia, ambiguità e vulnerabilità. Questa mostra si concentra sull’attività di Nara negli ultimi 12 anni, dal terremoto e dallo tsunami di Tōhoku del 2011, presentando anche alcuni dei suoi lavori più notevoli.
17. Yoshitomo Nara: The Beginning Place, Aomori Museum of Art, Aomori, Giappone
Foto See Ming Lee da Flickr
18. Call It Something Else. Something Else Press, Inc. (1963-1974), Museo Reina Sofia, Madrid
Diseño gráfico para Something Else Press serigrafiado por Alison Knowles (ca. 1964) Imagen tomada del catálogo formato poster editado por Something Else Press en Nueva York, 1968. Cortesia de The Emily Harvey Foundation, Nueva York The Estate of Dick Higgins and the Something Else Press
27 settembre – 22 gennaio
Dal 27 settembre 2023 il Museo Reina Sofia di Madrid ospita una straordinaria mostra sui progetti, i libri e le iniziative della casa editrice di Dick Higgins, la Something Else Press, fondata esattamente sessant’anni fa a Manhattan, e fondamentale per la pubblicazione di testi e opere degli artisti di Fluxus, dell’Arte Concettuale americana e di altri importanti modernisti. La mostra presenta tre sezioni, in cui trovano posto un archivio completo delle pubblicazioni, un archivio delle esposizioni e degli eventi della Something Else Gallery e infine una selezione di pubblicazioni, edite dalla Something Else Press durante i suoi undici anni di attività, che esemplifica la varietà di pratiche supportate dal progetto di Higgins.
18. Call It Something Else. Something Else Press, Inc. (1963-1974), Museo Reina Sofia, Madrid
Logo de la colección de panfletos Great Bear Pamphlets, 1965. Imagen tomada del catálogo formato poster editado por Something Else Press en Nueva York, 1968 Cortesía de The Emily Harvey Foundation, Nueva York The Estate of Dick Higgins and the Something Else Press
La Fondation Louis Vuitton di Parigi ospiterà una grande retrospettiva dedicata a Mark Rothko. Una mostra che ripercorre l’intera carriera dell’artista americano, con più di cento opere esposte in ordine cronologico, provenienti da collezioni istituzionali e private da tutto il mondo. Inoltre, il dialogo con l’architettura di Frank Gehry e le grandi figure scultoree di Alberto Giacometti presenti dello spazio più alto del museo, dove le opere di Rothko sono installate, richiama il progetto di Rothko per una commissione Unesco che non vide mai la luce.
20. Jasper Johns – The artist as collector, Kunstmuseum Basel, Basilea
Credit line: Collection of Jasper Johns Sammlung Jasper Johns
30 settembre – 4 febbraio
Jasper Johns è senza dubbio uno degli artisti americani più importanti del ventesimo secolo, massimo esponente del New Dada con Robert Rauschenberg. Il Kunstmuseum di Basilea racconta un altro aspetto della vita di Johns, quello meno conosciuto di collezionista nella mostra “Jasper Johns – The artist as collector”. Se spesso le collezioni degli artisti sono il risultato dell’insieme di regali e scambi di opere con altri colleghi nel corso della propria carriera, nel caso di Jasper Johns non è questa la provenienza di gran parte dei pezzi di sua proprietà, che invece sono stati acquistati personalmente dall’artista. Disegni e opere di Cezanne, Picasso, Duchamp e Sol Lewitt, tra gli altri, mostrano le affinità dell’artista con la tecnica del disegno e altri soggetti esterni alla sua pratica, come il corpo umano.
20. Jasper Johns – The artist as collector, Kunstmuseum Basel, Basilea
Gabriele Basilico ha fatto delle città e del paesaggio contemporaneo i soggetti prediletti del suo obiettivo. Milano, dove è nato nel 1944, è stata spesso protagonista della sua ricerca nelle sue mille sfaccettature, dalla fine degli anni Sessanta al 2013, anno della sua scomparsa. Il capoluogo lombardo in autunno celebra questo maestro della fotografia italiana con una grande mostra divisa in due parti: Triennale Milano, dal 13 ottobre 2023, presenta un percorso che riunisce alcuni lavori che Basilico ha dedicato all’architettura, alle periferie, e alle trasformazioni di Milano, come la celebre inchiesta Milano Ritratti di Fabbriche, 1978-1980. A Palazzo Reale invece, saranno esposte le fotografie delle città e dei luoghi che Basilico ha esplorato nei suoi grandi viaggi in giro per il mondo.
21. Gabriele Basilico, Triennale Milano, Milano
Courtesy Triennale Milano
1. Cave_Bureau, Louisiana Museum, Copenhagen
Fino al 26 novembre
Cave_Bureau è uno studio di architetti e ricercatori con sede a Nairobi. Il loro impegno è focalizzato sull’architettura e l’urbanistica in relazione alla natura, considerando il contesto antropologico e geologico della città africana post coloniale come caso studio per affrontare le sfide degli ambienti rurali e urbani. Dopo la presentazione del progetto “Obsidian Rain” all’ultima Biennale di Architettura di Venezia, il Louisiana Museum di Copenaghen ospita Cave_Bureau come protagonista dell’ultimo appuntamento della serie “The Architect’s Studio”, con una vera e propria immersione nei vasti sistemi di grotte vulcaniche del Kenya.
Installation view. Foto: Louisiana Museum of Modern Art / Kim Hansen
1. Cave_Bureau, Louisiana Museum, Copenhagen
Installation view. Foto: Louisiana Museum of Modern Art / Kim Hansen
2. Ed Ruscha / Now Then, MoMA, New York
10 settembre – 13 gennaio
Il MoMA di New York ospita la più completa retrospettiva mai dedicata a Ed Ruscha: “Ed Ruscha/Now Then” presenterà oltre duecentocinquanta opere realizzate dal 1958 a oggi, raccontando l’approccio interdisciplinare dell’artista statunitense. Oltre ad alcuni tra i suoi lavori più noti e più pop, saranno presenti anche disegni, stampe, film, fotografie, libri d’artista e installazioni. Curata da Christophe Cherix, questa mostra racconta la visione di uno degli artisti più influenti del Novecento americano.
Si intitola “Diego Marcon. Glassa” la più ampia retrospettiva dedicata all’artista lombardo che sia mai stata realizzata in una istituzione italiana. Aperta al pubblico dal 30 settembre 2023 al 4 febbraio 2024 al Centro Pecci di Prato, le dieci sale dell’ala Gamberini si trasformeranno in un’unica esperienza immersiva attraverso l’installazione di opere già note e nuovi lavori, in un allestimento pensato appositamente per il Centro Pecci.
Copyright: Diego Marcon
Courtesy: Courtesy the Artist and Sadie Coles HQ, London.
Photo: Davide Bondielli
4. Nan Goldin, This Will Not End Well, Stedelijk Museum, Amsterdam
7 ottobre – 28 gennaio
“Ho sempre voluto fare dei film. Le mie sequenze d'imagini sono sequenze di fotogrammi" (“I have always wanted to be a filmmaker. My slideshows are films made up of stills”): questa frase di Nan Goldin riassume l’idea dietro la mostra che inaugurerà il 7 ottobre allo Stedelijk Museum di Amsterdam, “This Will Not End Well”. Infatti, sebbene la sua esplorazione dell’esperienza umana attraverso la fotografia sia conosciuta in tutto il mondo, la retrospettiva olandese presenterà Goldin come film-maker. Grazie all’allestimento di sei edifici unici progettati da Hala Wardé, architetta amica dell’artista, ogni opera avrà uno spazio di fruizione specifico.
5. Adam Pendleton, Blackness, White, and Light, Mumok, Vienna
Fino al 7 gennaio
La prima mostra personale in Europa dell’artista newyorkese Adam Pendleton è in corso fino al 7 gennaio al Mumok di Vienna e s’intitola “Blackness, White, and Light”. Molte delle opere in esposizione sono state realizzate proprio per l’occasione e vanno a integrare un corpus di dipinti, disegni, video e sculture che parla ai visitatori di sperimentazioni compositive e astratte, alla ricerca di nuovi linguaggi. Improvvisazione, pittura, musica: l’arte in tutte le sue forme per Pendleton è un campo di battaglia, dove i temi della lotta politica, dell’amore e della storia si incontrano.
6. Philip Guston, Troubled Times, Tate Modern, Londra
7 ottobre – 25 febbraio
La Tate Modern di Londra ospita “Troubled Times”, una straordinaria mostra monografica dell’artista Philip Guston, uno dei più celebri pittori degli anni Cinquanta e Sessanta, insieme a Mark Rothko e al suo amico d'infanzia Jackson Pollock. Razzismo e guerra sono al centro delle opere del primo periodo di attività dell’artista, anche in quanto elementi autobiografici. Il passaggio dalla pittura astratta alla produzione di opere in grande scala dallo stile più fumettistico avviene poi alla fine degli anni Sessanta. In questa mostra è evidenziata la complessità del suo lavoro, in cui si incontrano temi personali e politici, dell’astratto e del figurativo, del comico e del tragico.
Dopo oltre trent’anni dalla retrospettiva al Castello di Rivoli, le opere dell’artista americano James Jee Byars tornano nelle Navate di Pirelli HangarBicocca per una mostra straordinaria. Aperta al pubblico dal 12 ottobre e visitabile fino al 18 febbraio 2024, la mostra accoglierà una vasta selezione di sculture e installazioni monumentali, di cui alcune raramente accessibili al pubblico e presentate in Italia per la prima volta. Un’occasione per entrare nella visione sofisticata di questo grande maestro, per rileggere le tematiche che hanno attraversato la sua pratica artistica, come la ricerca della perfezione, il dubbio come approccio all’esistenza e la finitudine dell’essere umano.
8. Marina Abramović, Royal Academy of Arts, Londra
23 settembre – 1 gennaio
La Royal Academy di Londra dedica a Marina Abramović una grande retrospettiva che presenta i momenti chiave dei cinquant’anni di carriera dell’artista serba, attraverso video, installazioni, performance, sculture e nuove opere concepite appositamente per la Royal Academy. Imponderabilia (1977), Rhythm 0 (1974), The Artist is Present (2010), sono solo alcuni dei lavori celebrati nella mostra londinese. La mostra aprirà al pubblico il 23 settembre 2023 e resterà visitabile fino al 1° gennaio 2024.
9. Judy Chicago, Judy Chicago: Herstory, New Museum, New York
12 ottobre – 14 gennaio
L’energia femminista di Judy Chicago arriva al New Museum con la mostra “Judy Chicago: Herstory” che ripercorrerà i sessant’anni di carriera dell’artista americana che ha fatto del femminismo e di alcune tematiche sociali il centro della sua pratica artistica. Contestualizzando la sua metodologia femminista all’interno dei molteplici movimenti artistici di cui ha fatto parte, spesso senza il dovuto riconoscimento, l’esposizione su tre piani del museo newyorkese metterà in evidenza l’enorme impatto di Judy Chicago sull’arte americana.
10. Rashid Johnson, Seven Rooms and a Garden, Moderna Museet, Stoccolma
30 settembre 2023 – 8 settembre 2024
“Seven Rooms and a Garden”è la mostra che il Moderna Museet di Stoccolma dedica a Rashid Johnson: le opere del regista e artista americano dialogheranno con la collezione del museo svedese, in sette sale e nel giardino, creando nuovi incontri e relazioni personali, politiche e storiche che Johnson mette in luce con la sua arte. La proposta dell’artista è quella di guardare alla collezione del museo come a uno spazio intimo, in cui si crea un interscambio di atti e sensazioni differenti.
11. Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries, Fondazione Prada, Milano
Fino al 26 febbraio
La storia e i significati dei paraventi sono al centro della mostra che inaugurerà il 26 ottobre alla Fondazione Prada di Milano, “Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries”. Un percorso, curato da Nicholas Cullinan, che a partire da questo elemento a metà tra complemento d’arredo e oggetto d’arte, indaga le contaminazioni tra Oriente e Occidente, le ambiguità e le ibridazioni tra forme d’arte e funzioni, l’approccio di designer e artisti anche con opere inedite.
Il lavoro, in oltre cinquant’anni di attività, di Nancy Holt è presentato al Macba nella più grande mostra europea a lei dedicata, “Inside Outside”, un’occasione unica per fare esperienza della sua visione transdisciplinare dell’arte. Con una formazione da biologa, Holt nella sua pratica artistica ha seguito molteplici linee, realizzando film, video, fotografie, poesia concreta e opere sonore, sculture e installazioni in dialogo con la natura. Se la sua attività viene spesso relegata alla corrente della Land Art e dell’Arte Concettuale, le curatrici della mostra Teresa Grandas e Lisa Le Feuvre ricordano come l’artista americana preferisse definirsi “un’artista della percezione”.
Photo Miquel Coll
12. Nancy Holt, Inside Outside, Macba, Barcellona
Photo Miquel Coll
13. Mike Kelley, Ghost and Spirit, Bourse de Commerce – Pinault Collection, Parigi
13 ottobre – 19 febbraio
La Bourse de Commerce – Pinault Collection a Parigi ospiterà una grande retrospettiva dell’opera di Mike Kelley, un artista fondamentale della scena californiana tra gli anni Ottanta e il Duemila. Il suo approccio non si è mai fossilizzato su un’unica modalità espressiva, ma ha spaziato dalla performance alla musica e al disegno, e poi scrittura, pittura, installazioni, fotografie e video. Un percorso artistico provocatorio e personale che affronta elementi della società e della memoria collettiva da una prospettiva irriverente e a volte malinconica e toccante.
14. Coco Fusco, Tomorrow, I Will Become an Island, KW Institute for Contemporary Art, Berlino
14 settembre – 7 gennaio
Coco Fusco è un’artista interdisciplinare e scrittrice newyorkese, che da oltre trent’anni porta avanti una posizione progressista sui temi della rappresentazione, del femminismo, delle teorie post coloniali e della critica istituzionale. Dal 14 settembre 2023 al 7 gennaio 2024, il KW Institute for Contemporary Art di Berlino ospita la mostra “Tomorrow, I Will Become an Island”, con opere che interrogano le infrastrutture istituzionali che regolano e condizionano la circolazione e la creazione di valore nell’arte e nella cultura visiva.
Coco Fusco, Message in a Bottle from María Elena (English Title), 2015. Video still: Courtesy the artist.
14. Coco Fusco, Tomorrow, I Will Become an Island, KW Institute for Contemporary Art, Berlino
Coco Fusco, To Live in June with Your Tongue Hanging Out, 2018. Video still: Courtesy the artist.
15. Something Like an Appleseed, Nam June Paik Art Center, Gyeonggi-do, Corea del Sud
Fino al 12 febbraio
“Something Like an Appleseed” è la mostra visitabile fino al 12 febbraio 2024 al coreano Nam June Paik Art Center. Il titolo fa riferimento a un discorso che Nam June Paik tenne durante una conferenza al MoMA di New York nel 1980, in cui lo spazio di intersezione tra arte e comunicazione è raccontato come seme della video art. In mostra anche opere di altri artisti tra cui Aldo Tambellini, Allan Kaprow, James Seawright, e Thomas Tadlock, oltre all’opera Random Access Audio Tape, per la prima volta esposta in Corea del Sud dopo l’acquisizione da parte della fondazione.
16. Ilya and Emilia Kabakov, Tomorrow We Fly, Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv
Fino al 20 gennaio
La prima mostra dopo la scomparsa di Ilya Kabakov lo scorso 27 maggio, “Tomorrow We Fly”è una retrospettiva del lavoro di una delle coppie di artisti più note del mondo dell’arte contemporanea. L’esposizione del Tel Aviv Museum of Art esplora l’influenza politica e culturale dell’arte e il suo potenziale nel cambiare il mondo, presentando alcune delle installazioni più iconiche di Ilya ed Emilia Kabakov, tra cui Not Everyone Will Be Taken into the Future (2001), che pone interrogativi fondamentali sul rapporto con il passato, sul ruolo dell’artista nella società, e sulla comprensione del lavoro di ogni artista.
Ilya & Emilia Kabakov, Where is Our Place, installation shot at Tel Aviv Museum of Art, 2023. Photo Dor Kedmi
16. Ilya and Emilia Kabakov, Tomorrow We Fly, Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv
Ilya & Emilia Kabakov, How to Make Yourself Better, installation shot at Tel Aviv Museum of Art, 2023. Photo Dor Kedmi
17. Yoshitomo Nara: The Beginning Place, Aomori Museum of Art, Aomori, Giappone
14 ottobre – 25 febbraio
Progettato dall’architetto giapponese Jun Aoki, l’elegante Aomori Museum of Art è uno dei musei più interessanti del Giappone. Dal 14 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024 ospiterà la mostra “Yoshitomo Nara: The Beginning Place” dedicata al maestro della Pop Art Giapponese. Le opere di Nara sono una combinazione unica di elementi pop, manga e influenze dell'arte giapponese tradizionale, che ha catturato l'attenzione di collezionisti e appassionati d'arte in tutto il mondo. I suoi dipinti, disegni e sculture spesso esplorano temi dell'infanzia, della solitudine e della condizione umana, con un senso di malinconia, ambiguità e vulnerabilità. Questa mostra si concentra sull’attività di Nara negli ultimi 12 anni, dal terremoto e dallo tsunami di Tōhoku del 2011, presentando anche alcuni dei suoi lavori più notevoli.
Foto Rob Corder da Flickr
17. Yoshitomo Nara: The Beginning Place, Aomori Museum of Art, Aomori, Giappone
Foto See Ming Lee da Flickr
18. Call It Something Else. Something Else Press, Inc. (1963-1974), Museo Reina Sofia, Madrid
27 settembre – 22 gennaio
Dal 27 settembre 2023 il Museo Reina Sofia di Madrid ospita una straordinaria mostra sui progetti, i libri e le iniziative della casa editrice di Dick Higgins, la Something Else Press, fondata esattamente sessant’anni fa a Manhattan, e fondamentale per la pubblicazione di testi e opere degli artisti di Fluxus, dell’Arte Concettuale americana e di altri importanti modernisti. La mostra presenta tre sezioni, in cui trovano posto un archivio completo delle pubblicazioni, un archivio delle esposizioni e degli eventi della Something Else Gallery e infine una selezione di pubblicazioni, edite dalla Something Else Press durante i suoi undici anni di attività, che esemplifica la varietà di pratiche supportate dal progetto di Higgins.
Diseño gráfico para Something Else Press serigrafiado por Alison Knowles (ca. 1964) Imagen tomada del catálogo formato poster editado por Something Else Press en Nueva York, 1968. Cortesia de The Emily Harvey Foundation, Nueva York The Estate of Dick Higgins and the Something Else Press
18. Call It Something Else. Something Else Press, Inc. (1963-1974), Museo Reina Sofia, Madrid
Logo de la colección de panfletos Great Bear Pamphlets, 1965. Imagen tomada del catálogo formato poster editado por Something Else Press en Nueva York, 1968 Cortesía de The Emily Harvey Foundation, Nueva York The Estate of Dick Higgins and the Something Else Press
19. Mark Rothko, Fondation Louis Vuitton, Parigi
18 ottobre – 2 aprile
La Fondation Louis Vuitton di Parigi ospiterà una grande retrospettiva dedicata a Mark Rothko. Una mostra che ripercorre l’intera carriera dell’artista americano, con più di cento opere esposte in ordine cronologico, provenienti da collezioni istituzionali e private da tutto il mondo. Inoltre, il dialogo con l’architettura di Frank Gehry e le grandi figure scultoree di Alberto Giacometti presenti dello spazio più alto del museo, dove le opere di Rothko sono installate, richiama il progetto di Rothko per una commissione Unesco che non vide mai la luce.
20. Jasper Johns – The artist as collector, Kunstmuseum Basel, Basilea
30 settembre – 4 febbraio
Jasper Johns è senza dubbio uno degli artisti americani più importanti del ventesimo secolo, massimo esponente del New Dada con Robert Rauschenberg. Il Kunstmuseum di Basilea racconta un altro aspetto della vita di Johns, quello meno conosciuto di collezionista nella mostra “Jasper Johns – The artist as collector”. Se spesso le collezioni degli artisti sono il risultato dell’insieme di regali e scambi di opere con altri colleghi nel corso della propria carriera, nel caso di Jasper Johns non è questa la provenienza di gran parte dei pezzi di sua proprietà, che invece sono stati acquistati personalmente dall’artista. Disegni e opere di Cezanne, Picasso, Duchamp e Sol Lewitt, tra gli altri, mostrano le affinità dell’artista con la tecnica del disegno e altri soggetti esterni alla sua pratica, come il corpo umano.
Credit line: Collection of Jasper Johns Sammlung Jasper Johns
20. Jasper Johns – The artist as collector, Kunstmuseum Basel, Basilea
Gabriele Basilico ha fatto delle città e del paesaggio contemporaneo i soggetti prediletti del suo obiettivo. Milano, dove è nato nel 1944, è stata spesso protagonista della sua ricerca nelle sue mille sfaccettature, dalla fine degli anni Sessanta al 2013, anno della sua scomparsa. Il capoluogo lombardo in autunno celebra questo maestro della fotografia italiana con una grande mostra divisa in due parti: Triennale Milano, dal 13 ottobre 2023, presenta un percorso che riunisce alcuni lavori che Basilico ha dedicato all’architettura, alle periferie, e alle trasformazioni di Milano, come la celebre inchiesta Milano Ritratti di Fabbriche, 1978-1980. A Palazzo Reale invece, saranno esposte le fotografie delle città e dei luoghi che Basilico ha esplorato nei suoi grandi viaggi in giro per il mondo.
Sono molte le mostre con cui ricomincia l’agenda internazionale dei musei dopo l’estate.
Si va dalle fotografie di Nan Goldin, alla pittura femminista di Nancy Holt. Poi Diego Marcon al Centro Pecci prima dell’approdo in terra elvetica alla Kunsthalle di Basilea, l’arte misteriosa dei Paraventi alla Fondazione Prada e l’attesa retrospettiva di Marina Abramović alla Royal Academy di Londra. L’autunno 2023 si preannuncia ricco di appuntamenti con l’arte, Domus ne ha scelti ventuno davvero imperdibili.