Un loft all’interno della Muralla Roja del padre dell’architettura postmoderna Ricardo Bofill, in cima a una scogliera sul Mediterraneo.

Una casa nel cuore della foresta tropicale brasiliana, con cascata e piscina naturale privata, a cura dell’Atelier Marko Brajovic

Casa Wo, dall’architetto francese Ludwig Godefroy, affacciata sull’oceano a Puerto Escondido, in Messico.

La residenza a Darlinghurst, in Australia, di Nina Maya Interiors in collaborazione con Urban Future Architects, un esempio di finiture e dettagli di altissima qualità.

Una villa di Shigeru Ban sulla baia di Weligama, in Sri Lanka, con giardino tropicale di 8 acri, scogliera e affaccio privato sull’acqua.

Sulla baia di Playa Hermosa a Puntarenas, immersa nella foresta pluviale della Costa Rica, la villa di Formafatal trascende i confini tra l’esterno e l’interno mescolando l’abitare e la natura.

Una villa di Matteo Thun sul lago di Garda, parte di un complesso di residenze di lusso progettate dallo stesso architetto. Linee semplici, ampie vetrate, area spa con sauna e bagno turco e giardino con piscina con vista sul lago.

Ex of In House, una casa unifamiliare nei boschi di Rhinebeck (USA), progettata da Steven Holl Architects, che risponde ai criteri di biocompatibilità, diventando simbolo contemporaneo ed ecosostenibile del ritiro nei boschi.

La villa in stile organico progettata negli anni Ottanta da Kendrick Kellogg, discepolo di Frank Lloyd Wright, all’interno del Joshua Tree National Park.

Bloomhouse, la casa sulle colline di Austin (Texas), nata dal sogno di due amici hippie negli anni Settanta. Un’opera organica unica nel suo genere dove lasciare fuori dalla porta le regole della logica e abbandonarsi alla fantasia.