Midjourney e le sue alternative: guida agli strumenti AI di generazione d’immagini

Distinguere la realtà dalla finzione è sempre più difficile: dopo la sospensione del programma gratuito di Midjourney, passiamo in rassegna i modelli di intelligenza artificiale da tenere d'occhio. 

La generazione di immagini basata sull’IA si è evoluta con incredibile rapidità negli ultimi due anni, rendendo sempre più difficile distinguere le immagini reali da quelle generate artificialmente. 
La piattaforma di Intelligenza Artificiale generativa Midjourney, sviluppata da un laboratorio di ricerca indipendente di San Francisco, ha recentemente bloccato l’accesso gratuito al software dopo che una falsa immagine di Papa Francesco con un piumino bianco è diventata virale, insieme a un’altra serie di immagini che mostravano il presunto arresto di Donald Trump.

Inoltre, solo pochi giorni fa, l’AFP ha dovuto rilasciare una dichiarazione per confermare che un'altra immagine virale, che mostrava un anziano manifestante francese con il volto coperto di sangue dopo un alterco con la polizia, era stata in realtà prodotta con MidJourney. Non era una foto giornalistica, bensì un esperimento artistico, o almeno così si è difeso l’autore. 

La capacità di ingannare il grande pubblico con immagini assai credibili è un sottoprodotto della maggiore accuratezza della versione 5 di Midjourney, che ha corretto alcuni degli errori più marchiani che l'IA di solito disseminava nelle immagini generate. Le mani, ad esempio, sono sempre state un indizio della natura artificiale delle immagini prodotte dal modello generativo. Ora non è più così e le conseguenze cominciano a palesarsi con sempre maggior frequenza.

Già oggi è chiaro che questi modelli potranno portare a ridiscutere il ruolo sociale dei media visuali. Midjourney non è naturalmente l’unico modello da tenere d’occhio. Assieme a tanti servizi minori, i principali modelli da tenere d’occhio sono 3: Dall•E 2, Stable Diffusion e Firefly, sviluppato da Adobe.

Dall-E 2

Sebbene sia nota soprattutto per il suo modello linguistico GPT di grandi dimensioni e per l'interfaccia web chatGPT, OpenAI lavora da qualche anno a uno dei generatori di immagini più diffusi e famosi, Dall-E 2. 

Anche il software di OpenAi è in grado di creare immagini in molti stili differenti partire da un semplice input di testo. 
A differenza di Midjourney, Dall•E può però modificare le immagini esistenti aggiungendo o rimuovendo elementi, grazie a una migliore comprensione della relazione tra il contenuto dell'immagine e il testo inserito. 
Un altro vantaggio di Dall•E è la facilità d'uso: mentre Midjourney utilizza la piattaforma online Discord come interfaccia principale per il modello, il software di OpenAi è accessibile attraverso un sito web dall’interfaccia semplice e intuitiva.

Stable Diffusion

La startup americana Stability AI ha iniziato a sviluppare il suo modello di generazione Stable Diffusion prima di Midjourney, ma rispetto ai concorrenti è rimasta nota per lo più agli addetti ai lavori. 

È possibile accedere a Stable Diffusion attraverso servizi basati su cloud come Dream Studio, ma si tratta innanzitutto di un modello di intelligenza artificiale che può essere scaricato, addestrato ed eseguito su un hardware locale sufficientemente potente da supportarlo. 
Mentre i risultati di Midjourney possono essere indirizzati soprattutto attraverso la struttura del prompt testuale, Stable Diffusion permette di regolare un numero molto ampio di opzioni per affinare l’immagine risultante.

Adobe Firefly

Da anni Adobe lavora per includere funzioni basate sull’intelligenza artificiale sempre più avanzate all’interno di Photoshop, Lightroom e altri software della sua Creative Suite, grazie a un framework chiamato Adobe Sensei. Di recente, l’azienda ha alzato il tiro e ha annunciato la disponibilità pubblica di una piattaforma per la generazione di immagini: Firefly.
Al momento in cui scriviamo, Adobe Firefly è accessibile solo con un account Adobe e previa registrazione a una lista d’attesa. Una volta ammessi al servizio, l’utilizzo è però gratuito. I risultati che si riescono ad ottenere sono decisamente buoni, considerando che si tratta della prima release pubblica dell’AI generativa di Adobe. L’aspetto più interessante dello sviluppo di Firefly è la sua futura integrazione nei prodotti software di Adobe come strumento aggiuntivo con i quali grafici e illustratori potranno potenziare il proprio workflow grazie all’IA.

Abbiamo chiesto ai tre modelli IA di questo articolo di generare la stessa foto falsa del Papa con il piumino bianco che ha fatto di recentemente il giro del mondo. Nella galleria qui sopra potete osservare i risultati. 

Disclaimer: tutte le immagini incluse nella nostra galleria sono generate attraverso strumenti di IA.

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