Europarc rinnoverà una delle sedi iconiche del Parlamento europeo

L’edificio Paul-Henri Spaak verrà restaurato rafforzando la sua connessione con la città e il resto d’Europa, in modo da coinvolgere al meglio i cittadini nel discorso della democrazia.

Il collettivo Europarc – composto dagli studi Julien De Smedt Architects, Coldefy, Carlo Ratti Associati, NL Architects ed Ensemble Studio – ha vinto il concorso internazionale per il rinnovamento di una delle sedi del Parlamento europeo, l’edificio Paul-Henri Spaak di Bruxelles. Il progetto presenta una struttura permeabile con un minimo impatto ambientale, che comprende anche una verde agorà, pensata come spazio di condivisione e scambio di idee.

Il nuovo edificio Spaak di EUROPARC mira a creare un ecosistema civico che metta le persone al centro dell’esperienza spaziale e le avvicini ai processi politici. Offrirà ai membri del Parlamento europeo uno spazio per svolgere le loro funzioni parlamentari e ai cittadini un accesso più agevole a un luogo di notevole valore politico.

Anche se l’edificio attuale presenta numerose carenze, demolirlo e sostituirlo non era la cosa migliore da fare in termini di sostenibilità. Per questo motivo, la strategia proposta è quella di riutilizzare la maggior parte della struttura preesistente e ammortizzare così l’impronta carbonica della sua costruzione. “Nel settore dell’edilizia, oltre il 50% dell’impronta carbonica generata dipende dalla costruzione della struttura portante di un edificio. Se si smantella completamente, questa spesa energetica va perduta e dovrà essere nuovamente fatta per nuove costruzioni”, spiega il team di EUROPARC.

Il progetto mira a rafforzare il legame tra l’edificio e la comunità, aprendo il volume e migliorando la continuità dei flussi pedonali. Lo spazio pubblico verrà ampliato sia all’interno che all’esterno e un passaggio che attraverserà il Parlamento in modo intuitivo fornirà un grande ingresso per i visitatori, creando inoltre un nodo significativo all’interno della rete pedonale della città.

La nuova camera del Parlamento europeo - “l’Emiciclo” - sarà trasferita ai piani superiori e sarà dotata di funzionalità digitali che aiuteranno a diffondere il discorso della democrazia oltre i confini fisici. La sala sarà poi integrata con la piattaforma digitale del Parlamento al fine di migliorare la trasparenza e incoraggiare la partecipazione dall’esterno. Un’altra caratteristica fondamentale sono le ampie finestre, che creeranno un dialogo visivo e simbolico tra il Parlamento, il giardino sul tetto, la città e i cittadini europei. Una di queste finestre farà anche da schermo, utile a trasmettere le informazioni in tempo reale durante le riunioni.

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