Zhijun Wang è stato di parola. A metà marzo l’artista cinese – che smembra sneaker e scarpe da ginnastica per ricavarne mascherine antismog, finite, tra l’altro, anche nella collezione del MoMA di New York – aveva raccontato a Domus il suo ultimo progetto: una mascherina ricavata da una borsa per la spesa del supermercato Esselunga per attirare l’attenzione sulla necessità di proteggersi dal Coronavirus. Ci aveva anche anticipato che stava lavorando a “un tutorial per permettere a chiunque di confezionarsi una mascherina, quando non la si trova in negozio o in farmacia”. “Ma voglio pensarci attentamente, per evitare che le persone si facciano del male”, aveva aggiunto. Dopo un mese di lavoro, con la collaborazione della moglie Yutong Duan, ci ha mandato il modello (da scaricare e stampare in A3) e il video tutorial che spiega come cucire una mascherina, con tasca per filtro interno, usando materiali resistenti a schizzi liquidi e traspiranti, come per esempio tessuto non tessuto. Oltre a indossare la mascherina, bisogna “mantenere la distanza sociale, lavarsi le mani e sostenere la prima linea”, conclude. “Spero con questo tutorial di essere d’aiuto a superare questo momento difficile”. Le mascherine non sono intese come dispositivi medici, ma semplici dispositivi di protezione individuale.