Il gruppo di progettazione composto da Mvrdv, BALANCE Architettura, EP&S Group, Dott. Michelangelo Di Gioia e Prof. Filippo Busato si è aggiudicato il primo premio del concorso internazionale di progettazione in due fasi per la riqualificazione, rilancio e valorizzazione della Gam (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino), “sbaragliando” altre prestigiose firme internazionali. A dare l’annuncio istituzionale sono stati ieri i promotori dell’iniziativa (Fondazione Torino Musei e Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con la Città di Torino e con il supporto della Fondazione per l’architettura-Torino) che promettono di restituire alla città un museo capace di coniugare innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e qualità espositiva con l’identità di una prestigiosa architettura del Moderno. Realizzata da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti nel 1959, la Gam è stato il primo museo italiano con una sezione di arte contemporanea (alle origini definita “moderna”) e un luogo fin da subito aperto all’innovazione e alla sperimentazione. Il piano di riqualificazione si propone di fare leva su questo carattere “sperimentale”, consegnando al futuro un museo in grado di interpretare al meglio le esigenze fruitive contemporanee e di aprirsi a forme inedite di espressione culturale e di relazione con la città.
Sarà Mvrdv a ridisegnare la Gam, uno dei musei più importanti di Torino
Un gruppo capeggiato dallo studio olandese ha vinto il concorso internazionale di progettazione in due fasi per la riqualificazione del museo, coniugando l’identità moderna con le nuove esigenze di funzionalità e dialogo con la città.
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- Chiara Testoni
- 18 dicembre 2025
- Turin, Italy
- MVRDV
- museum
- ongoing
Oltre alle strategie di adeguamento tecnico-funzionale per ottimizzare accessibilità, sicurezza, esperienza di visita e ridurre l’impatto ambientale, il progetto interpreta il museo come una piazza “aperta” pienamente integrata nel tessuto urbano, capace di offrire nuovi spazi di relazione e partecipazione attiva delle comunità. Come affermano i vincitori: “Quando abbiamo iniziato a lavorare al progetto, abbiamo sentito l’esigenza di riconsiderare alcuni interventi del passato. Il sopralluogo ci ha però fatto comprendere che diversi elementi andavano preservati e, in alcuni casi, restaurati, perché questo luogo ha una storia lunga e preziosa che merita di essere valorizzata nel tempo. Il progetto, tuttavia, va oltre l’edificio: è soprattutto un progetto di apertura. Abbiamo riconosciuto la GAM come un luogo vivo, profondamente legato alla città di Torino. Aprire il giardino e la piazza significa aprire la cultura alla città, invitando le persone ad attraversare tutti gli spazi, fino al piano interrato e ai magazzini. Abbiamo quindi immaginato un edificio realmente aperto, capace di coniugare rispetto per gli interni e grande flessibilità per le future configurazioni espositive”. Il progetto vincitore sarà presentato al pubblico, una volta svolte le verifiche procedurali, a inizio 2026. Non resta che attendere di leggere la nuova pagina che verrà scritta nella storia di questo iconico edificio.