Chi ha seguito e amato Scissione — la serie culto di Apple TV+ — conosce bene la sensazione di distacco e alienazione che pervade gli spazi delle Lumon Industries. Ogni corridoio, ogni ufficio, ogni linea rigorosa dell’azienda sembra studiata per smascherare la funzione strategica dell’architettura nell’inculcare, in modo quasi religioso, un senso di ordine ed efficienza. Quello che molti non sanno, però, è che questo mondo freddo e magnetico esiste davvero, almeno nella sua forma esterna, nel cuore del New Jersey. Il Bell Works, un tempo noto come Bell Labs Holmdel Complex, è oggi un edificio visitabile che conserva, tra vetro e acciaio, tutta la forza visionaria della sua storia.
Progettato negli anni Cinquanta dal designer di origini finlandesi Eero Saarinen, l’edificio fu inaugurato nel 1962 come centro di ricerca di AT&T. Lì nacquero invenzioni che hanno cambiato il mondo — dal transistor al laser — in un contesto pensato per celebrare la collaborazione scientifica e il progresso tecnologico. In un’epoca dominata dall’ascesa dei grattacieli, Saarinen immaginò un’utopia del lavoro orizzontale, ideando un complesso modernista e minimale dalla struttura aperta che potesse favorire l’interazione tra i suoi quasi 6000 dipendenti.
Dopo anni di abbandono, chiusure e passaggi di proprietà, nel 2013 il Bell Works è stato acquistato da Inspired by Somerset Development che lo ha trasformato in un “metroburb”, garantendogli una rinascita più inclusiva e conforme a uno stile di vita contemporaneo. Il nuovo masterplan a uso misto ospita infatti uffici, ristoranti, negozi, alloggi, una biblioteca pubblica e spazi per eventi e arte: un vero e proprio ecosistema urbano aperto sette giorni su sette e animato dalla comunità locale.
Eppure, se nella realtà l’edificio è tornato a essere un luogo di incontro e vitalità, sullo schermo assume tutt’altra connotazione. Nella serie, il regista Ben Stiller e lo scenografo Jeremy Hindle ne hanno ribaltato l’essenza, sfruttando la sua imponenza architettonica per renderlo metafora dell’oppressione, della disumanizzazione e del controllo aziendale della Lumon. Ciò che era nato per ispirare progresso si trasforma, davanti alla macchina da presa, in un dispositivo di potere.
In Scissione, l’architettura non è semplice scenografia: è a sua volta un personaggio, silenzioso ma onnipresente, che osserva, delimita e annichilisce. Saarinen costruì il Bell Labs per celebrare la collaborazione umana; la serie di Stiller lo usa per raccontarne la perdita. Oggi, camminare nei corridoi di Bell Works significa anche attraversare questi mondi dissociati: quello reale, che restituisce alla collettività un’icona del modernismo americano, e quello immaginario, in cui l’architettura diventa strumento di manipolazione psicologica.
Immagine di apertura: Visione arerea del Bell Labs Holmdel Complex, da Wikimedia Commons
