A El Coliseo di Porto Rico a San Juan, dove si è tenuta per dieci settimane la residency del musicista e cantante Bad Bunny “No Me Quiero Ir De Aquí”, uno degli eventi più rilevanti di questa estate, è stata costruita un’abitazione a un piano, dal tetto grigio e liscio, con facciata rosa e arredi da giardino in rattan. Si trattava di un elemento scenografico con funzione di secondo palco, che faceva da contrappunto all’imponente montagna dello stage principale, rivestita di fiori selvatici dipinti a mano.
Cosa è la "casita" rosa di Bad Bunny e perché è così popolare negli Usa
Costruita per la residenza di Bad Bunny a Porto Rico, la Casita si è trasformata in simbolo della diaspora latina con riproduzioni a Miami e New York.
View Article details
- Ilaria Bonvicini
- 06 ottobre 2025
Ad ogni concerto, il patio della “La Casita” si riempiva di spettatori celebri – come LeBron James, Austin Butler, Darren Aronofsky, Kylian Mbappé, Penélope Cruz e Javier Bardem – attirando l’attenzione del pubblico per la sua rassomiglianza alle case più antiche di Porto Rico. La sua costruzione, affidata a un gruppo di designer locali, riproduceva infatti in scala reale e dettagliata una “casita” caraibica di Humacao: volumetria semplice, persiane in legno e colori pastello, ispirata a una domesticità vernacolare fragile ma resiliente.
Questa scelta di radicare lo spettacolo nel paesaggio portoricano, affinché potesse farsi portatore di identità attivando memorie e ricordi, si è fin da subito dimostrata vincente. La Casita, da dispositivo scenico e performativo, è stata innalzata a simbolo della diaspora latina, moltiplicandosi in nostalgiche riproduzioni fan-made per celebrare l’estate di successi del cantante portoricano.
A Miami, nel quartiere di Little Havana, il bar Dead Flamingo ha realizzato un angolo tematico “Mi Casa Tu Casa” dedicato all’artista in cui compare, non a caso, una replica della Casita ideata in collaborazione con la Lyfe After Death Agency. Dopo quattro feste sold-out a tema Bad Bunny, il bar di Calle Ocho ha annunciato che l’installazione rimarrà aperta fino alla data del Super Bowl, quando il cantante si esibirà durante l’halftime Show.
Nel Queens, a New York, anche il locale Bad Habits ha scelto di riprodurre la facciata della Casita come installazione pop-up, trasformando il quartiere in una meta di pellegrinaggio. Qui l’oggetto architettonico assume però la forma di set fotografico, una struttura effimera destinata alla condivisione digitale più che all’uso spaziale.
Le molteplici reincarnazioni della Casita, nel suo passaggio dal palco di San Juan ai locali di Miami e New York, sembrano voler ribadire il valore affettivo e culturale di cui questa piccola abitazione si fa portavoce. Si tratterà anche di riproduzioni effimere, ma rimangono comunque un frammento vivo e riconoscibile dell’eredità architettonica della comunità portoricana. Un mezzo per ricostituire il proprio senso di appartenenza, di riappropriarsi delle proprie radici.
Immagine di apertura: La Casita dal video di Bad Bunny "DeBÍ TiRAR MáS FOToS"