Se avete sempre desiderato possedere una copia in videocassetta di Eraserhead, sprofondare i piedi in un tappeto dal pattern chevron come nella Loggia Nera di Twin Peaks o sedervi sulla sedia da regista personalizzata di David Lynch, è arrivato il vostro momento. A pochi mesi dalla sua scomparsa, la Julien’s Auctions e Turner Classic Movies hanno messo all’asta circa 450 oggetti appartenuti al regista statunitense, tra memorabilia cinematografici, sceneggiature autografate e vari cimeli provenienti dal suo archivio personale.
Scorrere tra questi oggetti dà l’impressione di trovarsi di fronte a una topografia personale straniante e familiare; è come sbirciare all’interno di un inventario mentale in cui tutto è connesso da un’aura enigmatica e indecifrabile. Da teste di cervo a seghe circolari, passando per le riviste vintage e strumenti musicali, ogni elemento di questo repertorio diventa indizio o frammento di un pensiero che ha saputo scardinare i confini tra cinema, arte, architettura e design.


Accanto alla sua seduta da regista, stimata tra i 5.000 e i 7.000 dollari ma già arrivata a 27mila, l’asta propone una varietà di arredi provenienti dalla residenza californiana di Lynch: mobili disegnati e realizzati da lui – un tavolo biomorfico e un tavolo da conferenza – si alternano a sedute e arredi mid-century firmati da maestri del design moderno come Eero Saarinen, George Nelson, Charles & Ray Eames, Isamu Noguchi e Milo Baughman. Curiosa, ma perfettamente coerente con l’immaginario lynchiano, è anche la sezione dedicata agli oggetti più ordinari, come la tazza di ceramica ispirata alla Signora Ceppo di Twin Peaks e le macchine da caffè professionali, tra cui l’amata Marzocco GS/3, evocative dell’ossessione lynchiana per il caffè nero e presenza costante nei suoi racconti visivi.
@mickthedeck I’ll learn woodworking just for you David Lynch 🌹🥀 #davidlynch #mickthedeck #fyp ♬ I LOVE IT - pixie!! ★ goofy goober
Il catalogo include inoltre libri, opere grafiche firmate, fotografie (inclusa una stampa incorniciata di un’esplosione nucleare, identica a quella usata nell’episodio 8 di Twin Peaks: The Return) e rarità editoriali che restituiscono non solo una visione trasversale della produzione artistica di Lynch, ma anche l’eco delle sue passioni più intime.