Biennale Architettura 2025, Leone d'Oro al caffè fatto con l'acqua dei canali di Venezia

Diller Scofidio + Renfro firma Canal Cafè, un progetto che purifica l’acqua lagunare e la trasforma in espresso: tra sostenibilità, provocazione e rituali quotidiani.

Venezia

All’Arsenale, dove l’architettura incontra le acque salmastre della laguna, un piccolo padiglione sfida le abitudini dei visitatori in modo non convenzionale. Si tratta del Canal Café, progetto del rinomato studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro realizzato per la Biennale di Architettura 2025, che gioca con il linguaggio dell’alchimia servendo ai visitatori un espresso preparato con l’acqua estratta e purificata direttamente dai canali veneziani. Un gesto radicale, quasi simbolico, che vuole interrogarsi sul valore ambivalente delle acque lagunari attraverso una semplice azione quotidiana come bere caffè “al sapore” di Venezia. 

Il cuore del progetto, risalente già al 2008, è un sofisticato sistema di depurazione sviluppato in collaborazione con gli studi di ingegneria Natural Systems Utilities e Sodai. L’impianto, dopo aver rimosso fanghi e tossine grazie a una eco-macchina di biofiltrazione, tratta l’acqua salmastra attraverso un processo a doppio percorso: da un lato, una “micro-zona umida” con piante alofile filtra le impurità preservando i sali minerali; dall’altro, tecnologie di osmosi inversa e sterilizzazione UV eliminano sali, batteri e microinquinanti per produrre acqua distillata. Il risultato è un’acqua potabile certificata, pronta per essere trasformata in caffè sotto la supervisione dello chef stellato Davide Oldani, coinvolto nel progetto per definire l’equilibrio aromatico ottimale per ottenere un sapore autenticamente veneziano. 

Il Canal Café ambisce ad essere non solo un punto di ristoro, ma un dispositivo architettonico e ambientale ideato appositamente per stimolare riflessioni sulla crisi idrica, la resilienza delle città costiere e il potenziale di riuso delle risorse. Sfruttando il rito identitario della pausa caffè, l’intero progetto si pone come uno strumento di narrazione attorno alla complessità della questione ambientale. Anche la trasparenza, in quest’ottica, diventa parte integrante dell’intera esperienza: il processo di depurazione è visibile in tempo reale per testimoniare l’affidabilità del sistema e la sicurezza della bevanda. 

Con questo progetto, Diller Scofidio + Renfro utilizza il caffè per cercare un dialogo con il pubblico e raccontare l’architettura come mezzo attivo di trasformazione ecologica. Bere un espresso diventa una dichiarazione d’intenti: un invito al rispetto delle risorse, un piccolo atto significativo capace di parlare direttamente alla storia passata e futura della città. 

Immagine di apertura: foto © Domus

AGGIORNAMENTO. Canal Cafè ha vinto il Leone d’Oro per la miglior partecipazione alla mostra. Il progetto di Diller Scofidio + Renfro, Natural Systems Utilities, SODAI, Aaron Betsky, Davide Oldani, spiega la giuria, è "una dimostrazione di come la città di Venezia possa fungere da laboratorio per immaginare nuovi modi di vivere sull’acqua, offrendo al contempo un contributo concreto allo spazio pubblico veneziano. Il progetto invita inoltre a future riflessioni speculative sulla laguna e su altre lagune". Inoltre,  "rappresenta una traiettoria parallela significativa nella pratica di DS+R" e viene riconosciuta inoltre "l’eccezionale perseveranza del progetto Canal Café, iniziato quasi vent’anni fa. È un esempio di come La Biennale possa dare vita a progetti di lunga durata, andando ben oltre il tempo dell’evento". 

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