Gli americani la chiamano “il Ces d’Europa”. A ragione. L’Internationale Funkausstellung Berlin (“fiera di Berlino dell'elettronica di consumo”) nasce a metà degli anni ’20, ma è dal dopoguerra che si svolge ogni settembre. Fino a una manciata di anni fa, la stragrande maggioranza delle grandi aziende tech del pianeta concentrava qui i più importanti lanci pre-natalizi. Potevano essere l’ultimo smartphone di Samsung, la lavatrice parlante di Candy o le pionieristiche fotocamere di Sony da agganciare al cellulare. E magari c’era un produttore di custodie di Shenzhen che aveva già il mockup del nuovo iPhone, che Apple avrebbe svelato solo qualche giorno dopo durante il suo keynote di settembre. 

Ifa era il benchmark per capire dove la tecnologia stesse andando, con una cornucopia di sperimentazioni imperdibili, tra intuizioni seminali e altre che non hanno portato da nessuna parte. Da una manciata d’anni non è più così, complici soprattutto la flessione inesorabile del comparto smartphone, che non ha più la spinta di un decennio fa, una generale virata strategica (le aziende preferiscono fare eventi di lancio lontani dai comptetitor) e ovviamente la pandemia. Sono tanti i brand che hanno fatto grande Ifa e mancano in fiera quest’anno, alcuni come Harman e Lenovo hanno tenuto solo presentazioni in città, Sony ha un piccolo booth solo per il business e così via. In generale, per una fiera aperta al pubblico, manca sempre di più, negli anni post-Covid, il brivido della novità, ma forse anche l’entusiasmo.

Le grandi sale dedicate all’audio un tempo risuonavano di musica, un asset fondamentale nella città di Berlino; anche il gaming quest’anno è sembrato sottotono. Questo però non vuol dire che Ifa sia finita: si sta trasformando. E con Ifa la tecnologia che usiamo e compriamo. C’è bisogno di semplicità, ha spiegato a Domus il capo design Harman Christian Schluender, e si vede.

Elettrodomestici e cucine spopolano ed estendono il loro spazio in fiera e Samsung ne approfitta per presentare la sua prima app tutta dedicata alla cucina, Samsung Cooking. Si affacciano nuove tipologie di dispositivo, come gli accumulatori di energia e i pannelli solari. C’è spazio anche per i robot (ma ci sono da sempre e soprattutto sono i “soliti” cani), ma come al solito è poco più di un circo. Torna la micromobilità, ma mancano molti dei brand più blasonati. Del metaverso e dintorni pochissimi segni, per l’effetto-rimbalzo dell’annuncio del Vision Pro di Apple ci vorrà ancora qualche mese, poi probabilmente assisteremo a una (nuova, ennesima) invasione dei visori VR e AR.

Oltre al concept di telefono/borsa V Purse, Honor cala un altro asso a questo Ifa, unica azienda del comparto smartphone a credere ancora nella visibilità data dalla fiera di Berlino. Il Magic V2 è l’aggiornamento del primo foldable di Honor. Con un centimetro di spessore (9,9 millimetri, per essere esatti), si presenta sottile più o meno come un normale smartphone (che Honor chiama “bar phone”). Ma si può aprire rivelando un tablet da 7,92” di display. Ha anche una notevole batteria. Vedremo se Honor riuscirà a dargli un’interfaccia all’altezza delle caratteristiche hardware e in grado di sfruttare le particolari caratteristiche del formato fold, forse il vero punto debole del primo pieghevole dell’ex sub-brand di Huawei.

Forse non sapremo mai quale sia stata la ricerca di mercato che ha spinto LG a creare un televisore portatile che sta in una valigia. Quello che sappiamo è che il risultato è un prodotto che magari compreranno in pochi ma che all’IFA di Berlino ha attirato l’attenzione di tutti. Il design della valigia è ricercato ed elegante, e il televisore che ci sta dentro è un buon TV LG con tanto di casse Dolby Surround e modalità verticale. La batteria dura circa tre ore, ma dipende sempre dal volume delle casse e dalla luminosità impostata dall’utente. L’azienda lo ha inserito nel diorama di un campeggio, suggerendo l’uso outdoor, ma a noi sembra più un prodotto che potrebbe piacere ai rappresentanti e a chi deve fare molte presentazioni in mobilità. Arriva in autunno e il prezzo globale è 999 dollari. 

Lenovo ha presentato all’IFA un nuovo monitor capace di generare un’immagine tridimensionale senza che l’utente abbia bisogno di indossare alcun tipo di occhiale speciale. Si chiama ThinkVision 27 3D Monitor (senza troppo spazio per la fantasia) e funziona grazie a un sensore di prossimità che legge la posizione dell’utente e controlla il pannello, che proietta due immagini diverse a ciascun occhio per un effetto stereoscopico. Il vantaggio di questo monitor rispetto ad altre soluzioni analoghe è che non è solo 3D, ma è anche e soprattutto un monitor 4K tradizionale di alta qualità. Il passaggio da una modalità all’altra può essere pressoché istantaneo ed è utile per ingegneri o modellatori 3D che possono visualizzare in maniera più realistica le proprie creazioni.

Il nuovo proiettore della cinese Xgimi unisce in un solo dispositivo la tecnologia di proiezione Led e quella laser per una luminosità di 2300 Ansi Lumen. Il beamer ha risoluzione 4K e soprattutto supporta la tecnologia Dolby Vision. Fra le caratteristiche più interessanti c’è la correzione Keystone automatica in tempo reale, che permette di adattare l’immagine e può riconoscere in automatico lo spazio libero sul muro dove viene proiettata. Completano il quadro il sistema audio Harman Kardon e soprattutto il design, che si discosta da quello dei modelli precedenti grazie a linee più eleganti e adattabili a qualsiasi arredamento. 

Il produttore di cuffie Urbanista aveva già applicato in passato la tecnologia fotovoltaica alle proprie cuffie con il modello Los Angeles. Ora la estende anche a un nuovo prodotto: lo speaker da esterni Malibu. Il dispositivo è un altoparlante Bluetooth di dimensioni compatte, facile da portare in giro. La cella fotovoltaica copre tutta la parte superiore: a differenza delle cuffie, che non hanno quasi mai bisogno di essere ricaricate, nel caso dello speaker la cella è più che altro un aiuto alla ricarica e serve ad estendere da 30 a circa 45 ore la durata della batteria (nelle migliori condizioni di luminosità possibili). Di speaker a ricarica solare ne avevamo già visti: l’asso nella manica di Urbanista è di avere ora una lineup base di cuffie, auricolari e diffusore tutte con l’ottimo materiale a celle solari Exeger Powerfoyle.

Per la sua gamma di piccole stampanti 3D, Anker lancia un accessorio che permette di stampare a colori sui modelli M5 e M5C, anche con materiali solubili in acqua come il PVA. L’installazione è facile, basta cambiare la testina di stampa e inserire il nuovo modulo, che contiene fino a 6 bobine di colore.

Un orologio ibrido ricorda quelli tradizionali nelle forme, ma incorpora alcune funzioni degli smartwatch. Tra i marchi che hanno insistito su questa categoria, che non ha mai avuto la visibilità di un Apple Watch, ma ha di sicuro una nicchia di riferimento, c'è Withings, che presenta a Ifa il suo ultimo flagship, ScanWatch 2, che fa del rilevamento dei parametri di salute il suo punto di forza. L'orologio, oltre alla frequenza cardiaca, è in grado di registrare continuamente la temperatura corporea, controllare livelli di ossigeno nel sangue ed ECG, valutare la qualità del sonno, il tutto con una batteria che dura circa 30 giorni.

Una tendenza che era già iniziata l’anno scorso e che si conferma: sono tanti i brand che presentano soluzioni di pannelli solari e batterie portatili con medie e grandi capacità di accumulo, che possono andare bene per i creator che hanno bisogno di ricaricare laptop e fotocamera sulla strada, come per chi sogna una vita alla Walden. L’immaginario del “fuggo dalla città” è quello che vince in questa Ifa, dal cottage smart ed energicamente autonomo di LG ai tanti angoli con pannelli solari, camper e sdraio allestiti in fiera. Tra i marchi che presentano questi dispositivi (e questa iconografia) ci sono quelli specializzati nella ricarica come Etaker, Ugreen, Jackery, ma anche Samsung ha un angolo campeggio nel suo enorme stand al CityCube. Nilox, brand conosciuto per bici e monopattini elettrici, ha allargato la sua offerta a un nuovo segmento “green energy”, che comprende panneli solari da 60w e powerstation, con 3 modelli, dal più piccolo (PS300), in grado di ricaricare per 5 volte un laptop, al più grande, in grado di ricaricare più volte una bici elettrica o di mantenere in funzione per tre ore un congelatore da 300w (PS1300).