Nel 2008 il miliardario principe saudita Alwaleed Bin Talal ha annunciato l’intenzione di costruire l’edificio più alto del mondo: il primo grattacielo a raggiungere il chilometro d’altezza, conosciuto come Jeddah Tower. Il grattacielo voleva essere il landmark di un’oasi urbana chiamata Jeddah Economic City, situata tra le due città sante della Mecca e Medina e con l’ambizione di diventare la Dubai dell’Arabia Saudita.
Quasi quindici anni dopo, però, i lavori per la sua costruzione sono in stallo, anche a causa di intrighi politici e della pandemia di Covid. Solo un terzo della torre è stato costruito e al momento non ci sono piani per riavviare il cantiere.
Anche la Jeddah Tower è stata progettata da Adrian Smith, l’architetto della torre che attualmente detiene il titolo di l’edificio più alto del mondo, la Burj Khalifa, a Dubai. Le due strutture condividono alcuni elementi di design, come la pianta a Y, con tre pareti esterne invece di quattro. Il design a tre pareti, infatti, è più aerodinamico e resiste meglio alle folate di vento ad alta quota, difficili da prevedere, in particolare nel deserto. Entrambe le torri di Smith sono considerate megastrutture, definizione per qualsiasi edificio che superi i 600 metri.