Balkrishna Doshi vince il Pritzker 2018

L’architetto indiano Balkrishna Doshi ha vinto il Pritzker Architecture Prize 2018 per la sua abilità nell’interpretare l’architettura e cultura orientali.

Architetto, urbanista e professore, Balkrishna Doshi è stato nominato Pritzker Architecture Prize Laureate del 2018. Negli ultimi 70 anni, Doshi ha contribuito a plasmare il discorso architettonico in tutta l’India e a livello internazionale. È stato in grado di interpretare l’architettura e trasformarla in opere costruite che rispettano la cultura orientale, migliorando nel contempo la qualità della vita in India.

Balkrishna Doshi, Indian Institute of Management, Bangalore, 1977–1992 (Multiple Phases), Bangalore, India. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Indian Institute of Management, Bangalore, 1977–1992 (Multiple Phases), Bangalore, India. Pianta disegnata a mano per corti e dormitori. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Balkrishna Doshi, Amdavad Ni Gufa, 1994, Ahmedabad, India. Amdavad Ni Gufa, progettata come una galleria d'arte, trasformata e diventata un organismo vivente e un centro socioculturale grazie alla sua inusuale combinazione di progettazione assistita da computer, uso di forme mobili di ferrocemento e artigianato da parte di artigiani locali che utilizzano prodotti di scarto. Courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Amdavad Ni Gufa, 1994, Ahmedabad, India. Le conchiglie sono fatte a mano con barre di rinforzo e rete rivestita di cemento. Questo è coperto con vermiculite compattata, rivestita poi da pezzi di mosaico. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Amdavad Ni Gufa, 1994, Ahmedabad, India. Courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Centre for Environmental Planning & Technology, 1966–2012 (Multiple Phases), Ahmedabad, India. Courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Aranya Low Cost Housing, 1989, Indore, India. Aranya Low Cost Housing, immagine d'insieme. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Aranya Low Cost Housing, 1989, Indore, India. Prospettiva di una strada come miniatura, by Doshi. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Sangath Architect's Studio, 1980, Ahmedabad, India. Planimetria disegnata come miniatura, by Doshi. Courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Vidhyadhar Nagar Masterplan e Urban Design, 1984, Jaipur, India. Pianta e prospetti disegnati come miniature, by Doshi
Balkrishna Doshi, Indian Institute of Management, Bangalore, 1977–1992 (Multiple Phases), Bangalore, India. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Institute of Indology, 1962, Ahmedabad, India. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Kamala House, 1963, Ahmedabad, India. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Kamala House, 1963, Ahmedabad, India. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Life Insurance Corporation Housing, 1973, Ahmedabad, India. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Centre for Environmental Planning & Technology, 1966–2012 (Multiple Phases), Ahmedabad, India. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Premabhai Hall, 1976, Ahmedabad, India. Foto courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Sangath Architect's Studio, 1980, Ahmedabad, India. v courtesy VSF
Balkrishna Doshi, Sangath Architect's Studio, 1980, Ahmedabad, India. Foto courtesy VSF

La giuria spiega, “Nel corso degli anni, Balkrishna Doshi ha sempre creato un’architettura seria, mai appariscente o schiava delle tendenze. Con un profondo senso di responsabilità e il desiderio di dare un contributo al suo paese e alla sua gente attraverso edifici di alta qualità e autentici, ha creato progetti per pubbliche amministrazioni e servizi pubblici, istituzioni educative e culturali e residenze per clienti privati, tra gli altri. Doshi è profondamente consapevole del contesto in cui si trovano i suoi edifici. Le sue soluzioni tengono conto delle dimensioni sociale, ambientale ed economica, per cui la sua architettura è totalmente impegnata con la sostenibilità”.

Balkrishna Doshi, Aranya Low Cost Housing, 1989, Indore, India. Aranya Low Cost Housing ospita oltre 80.000 persone attraverso un sistema di case, cortili e un labirinto di percorsi interni

L’architettura di Doshi è sia poetica, sia funzionale. Esplora le relazioni tra i bisogni fondamentali della vita umana, il rapporto con se stessi e la cultura e la comprensione delle tradizioni sociali, in un contesto specifico, dando una risposta al Modernismo. Descrive l’architettura come un’estensione del corpo, e la sua capacità di affrontare attentamente la funzione e allo stesso tempo il clima, il paesaggio e l’urbanizzazione è dimostrata dalla scelta dei materiali, dalla sovrapposizione degli spazi e dall’utilizzo di elementi naturali armonizzanti.