De Lucchi presenta Garage Italia Milano

Con un video realizzato in esclusiva per noi da QuattroruoteTV, l’architetto Michele De Lucchi riconosce a Lapo Elkann il merito di aver visto il potenziale e la bellezza della storica ex stazione Eni di piazzale Accursio e di averla trasformata nella sede di Garage Italia Customs.

L’astronave è di nuovo in orbita. C’è infatti un nuovo spazio per la storica (e per certi versi mitica) ex stazione Eni di piazzale Accursio a Milano, voluta da Enrico Mattei e disegnata nel 1951 da Mario Bacciocchi con una forma esterna che ricorda una navicella interplanetaria. A curare il recupero e la riqualificazione, presentati ieri alla stampa (apertura al pubblico domani, 9 novembre), è stato un terzetto di “marziani” nei rispettivi campi: Lapo Elkann, padrone di casa con Garage Italia Milano, l’architetto e designer Michele De Lucchi e il super cuoco Carlo Cracco.

Showroom, ma non solo. L’edificio, completamente ristrutturato, ospita il laboratorio di personalizzazione “terra-aria-mare” di Garage Italia Customs, da cui escono le creazioni di Elkann, un bar, il ristorante dello chef stellato e vari spazi polifunzionali, tra cui due terrazze all’aperto. “È il luogo delle emozioni a tutto tondo”, ha sottolineato l'imprenditore, “dell’industria del motion declinata su auto, barche, aerei, e moto. Con in più il cibo. Vogliamo che questo sia un’area aperta a tutti, che dimostri la nostra forza, la nostra grinta e la nostra passione. In una città come Milano che è in pieno fervore ed effervescenza a livello di buono e di bello”.

Echi di streamline. De Lucchi ha spiegato come la struttura richiami la “streamline, lo stile del vento che corrode e crea la forma” e che, a sua volta è stata preceduta “dal Futurismo italiano. Il raccordo, il filo rosso con gli anni Cinquanta è nell’ottimismo che ci guida ancora oggi", ha aggiunto, "che va proprio nel senso di veder costruire un mondo nuovo". La particolare capacità di Lapo Elkann di trasformare in style e fashion tutto quello che in altre mani risulterebbe kitch, si ritrova un po’ dappertutto nell’edificio, con richiami al passato e al presente (la scocca lavorata a mano della Ferrari GTO che fa da isola-drink all’interno del ristorante, le lampade ricavate da marmitte e la pista di F.1 delle automobiline “rovesciata” sul soffitto sempre dell’area food (nella foto sopra), lo spettacolare lampadario con oltre mille modellini di macchine di tutte le marche nel bar e tanto altro ancora).

Gli omaggi di Cracco in cucina. Il menu, per esempio, è realizzato non a libretto: ha la forma di un tachimetro. “Proporremo piatti della tradizione italiana e della grande cucina regionale", ha rilevato Cracco, “ma non solo. Ci siamo ispirati ai grandi racconti della famiglia di Lapo (l’insalata dell’avvocato Agnelli, il 'giardino' di Marella, ma anche il cibo preferito da Enzo Ferrari) e, per i nomi, alle corse e ai grandi campioni dell’automobilismo”. La cura maniacale non ha trascurato nulla: persino le toilette rivestite di mogano ed elementi marini ricordano l’iconico Aquarama dei cantieri Riva. Il tutto in un ambiente dipinto di un blu particolare, molto vicino ai toni del grigio: “Abbiamo creato il Blu Navy Garage”, ha detto Elkann, “e lo brevetteremo insieme all’Azzurro Lapo, il mio colore da sempre che si ispira alla maglia della squadra nazionale”.

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