Mobitecture

Con questo libro, Rebecca Roke celebra l’architettura mobile in tutte le sue declinazioni, presentando una tassonomia di strutture nomadi, portatili e in movimento di ogni forma e specie. #fridayreads

Rebecca Roke, Mobitecture. Architecture on the Move, Phaidon, London 2017, 320 pp. (disponibile in italiano dall’8 settembre 2017.)

  Curato da Rebecca Roke e pubblicato da Phaidon, Mobitecture celebra l’architettura mobile in tutte le sue forme, lungo 320 pagine con più di 300 foto. Dalle idee più strambe a quelle super-razionali, dallo stile rustico al lussuoso, i progetti raccolti nel volume comprendono case galleggianti, capanne e carovane riadattate, accanto a rifugi per le calamità naturali, strutture portatili e prototipi futuristici. Il libro è organizzato in capitoli, suddivisi secondo i principali mezzi di trasporto di ciascun progetto: dalle strutture che possono essere spostate a mano e a piedi (Human) a quelle che si impilano, piegano, gonfiano e muovono senza bisogno di ruote (No Wheels); da quelle che invece viaggiano su un numero di ruote variabile (One & Two Wheels, Three Wheels, Four Wheels e Five + Wheels) a quelle che si muovono sulla neve e sul ghiaccio (Sleds +) o su laghi, fiumi e oceani (Water).

Fig.1 Rebecca Roke, Mobitecture. Architecture on the Move, Phaidon, London 2017
Fig.2 Rebecca Roke, Mobitecture. Architecture on the Move, Phaidon, London 2017
Fig.3 Rebecca Roke, Mobitecture. Architecture on the Move, Phaidon, London 2017
Fig.4 Rebecca Roke, Mobitecture. Architecture on the Move, Phaidon, London 2017
Fig.5 Mobile Kitchen, Geneva University of Art and Design, Svizzera, 2013. Telaio in acciaio, compensato, cartongesso, ruote, utensili da cucina. Photo Emmanuelle Bayart (pagina 118)
Fig.6 Bicycle Teardrop Trailer, Matthew Hart Designs, Canada. Alluminio, isolamento in polistirene, compensato, telaio in acciaio, ruote di bicicletta. Photo Phoenix Alexander Simon (pagina 147)
Fig.7 8rad2 Solar, Nico Jungel, Germania, 2015. Chassis in acciaio, struttura in legno, plastica traslucida, parti di bicicletta. Photo Kacey Wong (pagina 227)
Fig.8 Nomad Sauna, Marco Casagrande, Norvegia, 2012. Legno e metallo. Photo Casagrande & Bjørnådal (pagina 242)
Fig.9 Antiroom II, Elena Chiavi, Ahmad el Mad, Matteo Goldoni, Malta, 2015. Pannelli di legno, tende a rete. Photo Ahmad El Mad (pagina 261)

  Questo volume compatto raccoglie più di 250 esempi di architettura mobile da tutto il mondo che “rotola o si gonfia, piatta o pop-up, che scivola su slitte e galleggia sul pelo dell’acqua, riunendo una spettacolare collezione di strutture fatte per gioire, vivere, lavorare o rilassarsi”. Dietro il successo duraturo dell’architettura mobile troviamo “il modo in cui ci libera dai soliti vincoli della vita quotidiana”, scrive l’autrice. “Adattabile, leggera, rispondente al contesto e con la capacità di viaggiare quasi ovunque con facilità: grazie a queste qualità intrinseche, la ‘mobitecture’ rappresenta l’esatto opposto delle nostre solite esistenze stazionarie, ingabbiate tra malta e mattoni”.