Saga: asilo in Sudafrica

Collectif Saga è tornato a Port Elizabeth, in Sudafrica, per costruire un nuovo asilo a basso costo, disegnato con la comunità locale, utilizzando materiali reperiti in loco e di riuso.

Saga, preschool building, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017

Dal 2014, Collectif Saga è stato coinvolto in un progetto per la comunità di Joe Slovo West, una zona informale nella periferia di Port Elizabeth, in Sudafrica. La squadra ha lavorato con i residenti per realizzare svariate strutture nella zona. Dopo un primo edificio del 2015 (una saletta comunitaria), il collettivo è tornato a Joe Slovo per avviare la seconda fase del progetto.

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In apertura: Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Gorka-Biurrun. Qui sopra: Foto Joubert Loots

Fig.1 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Yasmina Gonzalez

Fig.2 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Yasmina Gonzalez

Fig.3 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Joubert Loots

Fig.4 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Joubert Loots

Fig.5 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Yasmina Gonzalez

Fig.6 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Yasmina Gonzalez

Fig.7 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Joubert Loots

Fig.8 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Saga

Fig.9 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Joubert Loots

Joe Slovo West è un’area in rapido sviluppo che si rinnova costantemente, un cantiere permanente. L’edilizia residenziale sostituisce le baracche già presenti. Alcuni residenti hanno aspettato più di dieci anni per ottenere questo tipo di casa: una struttura di calcestruzzo di 36 metri quadrati. Questo enorme programma residenziale chiamato RDP è un’iniziativa nazionale lanciata nel 1994, che promuove alloggi gratuiti per i meno abbienti.

Fig.10 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Camille Merimeche

Per superare le condizioni di vita precarie, alcuni membri della comunità si sono impegnati attivamente in svariate iniziative per migliorare la propria zona. Da quasi dieci anni, Patricia Piyani, fondatrice di una cucina condivisa e di una scuola per l’infanzia, si occupa quotidianamente di molti bambini fino a sei anni. Non avendo avuto la possibilità di andare a scuola da giovane, ha dedicato la sua vita nel dare l’opportunità di una corretta istruzione ai bambini della sua comunità. La sua iniziativa è cresciuta lentamente e il numero dei bambini è in continuo aumento, con la conseguente necessità di nuove strutture.

Fig.11 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Yasmina Gonzalez

Il progetto è stato realizzato collettivamente. Con l’obbligo di utilizzare materiali locali e di riuso, ogni sua fase si è basata sulla sperimentazione. I materiali e gli oggetti raccolti in tutta la città sono stati raccolti, riutilizzati, rinnovati, per creare una storia completamente nuova, basata sullo sforzo comune.

Fig.12 Collectif Saga, asilo Silindokuhle, Joe Slovo West, Port Elizabeth, 2017. Foto Joubert Loots

La scuola per l’infanzia è un luogo per offrire ai bambini nuove esperienze, con ampie viste verso i dintorni, che gioca con luce e ombra rivelando la natura della sua costruzione. Le materie prime sono state assemblate per formare un ambiente accogliente per l’apprendimento, con tre grandi aule ventilate naturalmente e aperte verso il vasto panorama. La mensa, che racchiude il parco giochi esterno, offre ai bambini e ai membri della comunità uno spazio condiviso, per incontri, giochi e altri eventi. I servizi sanitari sono stata forniti utilizzando prevalentemente acqua piovana ed è stato costruito un grande ufficio per Patricia e per le quattro insegnanti. L’edificio riflette un po’ la storia della scuola: è singolare nell’aspetto, è realizzata a mano e contiene una moltitudine di racconti collettivi.