Sottsass, ribelle e poeta

Considerato uno dei personaggi più influenti e anticonformisti del design del XX secolo, Ettore Sottsass viene celebrato in una grande mostra al Vitra Schaudepot.

La mostra “Ettore Sottsass, rebel and poet” organizzata dal Vitra Design Museum al Vitra Schaudepot, celebra il centenario del designer austriaco-italiano, considerato una delle figure più significative e anticonformiste del design del XX secolo.

<b>In apertura:</b> fotografo sconosciuto, Ettore Sottsass, 1973. Courtesy Studio Ettore Sottsass. <b>Qui sopra:</b> Ettore Sottsass, dalla serie <i>Metafore</i>, Vich, 1973. Courtesy Studio Ettore Sottsass
Ettore Sottsass, divano Califfo, 1964. Foto JÅrgen Hans
Ettore Sottsass, lampade da tavolo Halo Click, 1988, e Tahiti, 1981. Foto JÅrgen Hans.tif, 1964
Ettore Sottsass, lampade da tavolo Tahiti, Don e Halo Click. Foto JÅrgen Hans
Ettore Sottsass e Perry A. King, Valentine per Olivetti, 1969. Foto Alberto Fioravanti, courtesy Studio Ettore Sottsass
A sinistra: Ettore Sottsass, disegni per le lampade Tahiti e Cavalieri, 1981. A destra: Ettore Sottsass, lampada da tavolo Ashoka, 1981. Foto JÅrgen Hans
A sinistra: Ettore Sottsass, 1988, foto Barbara Radice. A destra: Ettore Sottsass, 1984, foto Barbara Radice. Courtesy Studio Ettore Sottsass

  Il designer diventa noto con i suoi progetti per l’azienda Olivetti, produttrice di macchinari per l’ufficio, e con le sue sculture poetiche e minimaliste. Negli anni ‘80 rappresenta la mente del collettivo di design Memphis. Nella sua lunga carriera Ettore Sottsass si muove tra diverse discipline e lascia in eredità un insieme di opere affascinanti, rappresentate dagli oltre trenta oggetti in mostra al Vitra Schaudepot.

Ettore Sottsass © Bruno Gecchelin, 1974 – By SIAE 2017

Le opere più famose di Sottsass sono i mobili progettati per il gruppo Memphis che fecero furore negli anni ‘80 e furono innovatori nel linguaggio formale del design postmoderno. I colori, i disegni, le forme accese degli oggetti di Memphis sono stati ispirati da soggetti legati al quotidiano, dalla cultura pop e dalle culture extraeuropee, che Sottsass aveva avuto occasione di conoscere nei suoi numerosi viaggi negli anni ‘60. Cosi sono nate delle icone come la libreria Carlton (1981) le lampade Ashoka (1981) e Tahiti (1981) e la scrivania Tartar (1985) – oggetti che comunicano con l’osservatore e si liberano dalla visione del design legata alla sua funzionalità. Sottsass non si è lasciato vincolare dal concetto di forma-funzione ma ha bensì esplorato attraverso la sua produzione i principi fondamentali dell’esistenza umana.

Ettore Sottsass, dalla serie Metafore, Vich, 1973. Courtesy Studio Ettore Sottsass


14 luglio – 24 settembre 2017
Ettore Sottsass. Rebel and poet
a cura di Heng Zhi
Vitra Schaudepot
Charles-Eames-Straße 2, Weil am Rhein