Arles 2017

Attraverso 40 esposizioni, la 48ma edizione dei “Rencontres de la Photographie” offre una ricognizione sulle diverse pratiche della fotografia contemporanea, coinvolgendo l’intera Arles.

Michael Wolf, Architecture of Density, 2005-2009. Courtesy of the artist. © Rencontres Arles
Con circa 40 mostre, i “Rencontres d’Arles” offrono un’indagine generale sulla creazione e sulle pratiche fotografiche contemporanee. Le relazioni suggerite all’interno del programma sono al centro delle diverse sequenze e permettono di identificare le categorie e, anno dopo anno, incoraggiano una approfondita esplorazione degli sviluppi della fotografia.
Gidéon Mendel, Jeff and Tracey Waters, Staines-upon-Thames, Surrey, UK, February 2014, from the Submerged portraits series. Courtesy of the artist. © Rencontres Arles
Gidéon Mendel, Jeff and Tracey Waters, Staines-upon-Thames, Surrey, UK, February 2014, dalla serie di ritratti “Submerged”. Courtesy of the artist. © Rencontres Arles
Più si pensa che un Paese sia chiuso, bloccato nelle crisi economiche e politiche, tanto più numerosi sono i fotografi che vi si recano. Le loro foto rivelano la realtà. Descrivono, dimostrano, inventano, riparano e costruiscono usando il proprio linguaggio, quello dell’immagine. Essi decifrano i segni preliminari delle società in cambiamento. La 48a edizione dei Rencontres de la Photographie condivide la pasione per luoghi diversi. Tutta la città di Arles – una città che si può considerare un’eredità vivente e che, nello spazio di un’estate, si trasforma in un meraviglioso luogo che accoglie le mostre del festival – svela una traiettoria che conduce dall’America Latina all’Iran, dalle rive del Bosforo al confine siriano, da Château Davignon ad Arles. È un viaggio in snorkeling tra terre inondate; in treno attraverso il vasto paesaggio russo; a raccogliere i pezzi di Lenin in Ucraina; a riflettere sulla Monsanto; a seguirete la vita di una famiglia Rom nel corso di 20 anni... Dal locale al globale, questa 48a edizione porta i visitatori nel cuore della Colombia, e poi in una nuova generazione spagnola, alla scoperta della fotografia iraniana – un viaggio travolgente nel cuore di una complessa realtà geopolitica.
Erwin Wurm, One-Minute Sculptures, 1997-1998. Courtesy of Adagp, Paris. © Rencontres Arles
Erwin Wurm, One-Minute Sculptures, 1997-1998. Courtesy of Adagp, Paris. © Rencontres Arles
Nel 2017, lo spirito dei “Rencontres” si amplia anche su due nuovi siti. Entrambi si trovano al confine del centro storico sul Boulevard Émile Combes. I siti sono stati ricavati da case dismesse, vecchi negozi, magazzini e terreni urbani. Aperti al pubblico per la prima volta, sono stati riconfigurati come luoghi espositivi per l’occasione. Si aggiungono alla fama dei “Rencontres d’Arles” come motore di innovazione urbano. Ma uno spazio può nasconderne un altro. Più che metri quadrati, questi sono nuovi spazi dedicati alla fotografia che, soprattutto, mobilitano senza sforzo la nostra energia: spazi creativi, politici, di protesta e ribellione, spazi per la riflessione e, soprattutto, spazi consacrati all’occhio critico e al libero pensiero.

fino al 24 settembre 2017
Arles 2017: Les Rencontres de la Photographie
diverse sedi
Direttore: Sam Stourdzé

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