Richard Goodwin

Betts Project presenta la prima mostra personale di Richard Goodwin nel Regno Unito. “Fables for the Drone Age” riflette sul concetto di ‘porosità’ nello spazio urbano.

Betts Project presenta la prima mostra personale dell’artista e architetto australiano Richard Goodwin, un personaggio che si è evoluto da architetto a scultore prima di sviluppare un ruolo centrale nella realizzazione di installazioni scultoree su edifici e luoghi pubblici.

Fig.2 Richard Goodwin, “Fables for the Drone Age” , Betts Project, Londra, 2017

La mostra propone la ricerca intensiva di Goodwin dall’inizio degli anni ‘90 al 2017 nell’ambito della ‘porosità’, un concetto che descrive come proposte urbane di architettura parassita per ampliare gli usi dello spazio pubblico e aprire la città a nuove possibilità. In questo nuovo ruolo, Goodwin ha ampliato la dimensione della pianificazione urbana e il modo in cui l’architettura interagisce con il suo contesto fisico e culturale.

Fig.3 Richard Goodwin, “Fables for the Drone Age” , Betts Project, Londra, 2017

Il suo lavoro propone l’accettazione dell’irresoluto come caratteristica estetica architettonica, sfidando le barriere tra scultura e architettura. ‘Porosità’ è un termine che egli interpreta come connessione senza barriere tra domini pubblici e privati che si oppongono alle forti tendenze contemporanee di sanificare, compartimentare ed alienare lo spazio pubblico. In questo modo, l’artista mira a restituire carattere alle nostre città, rendendole luoghi stimolanti dove le persone si riuniscono, creando un autentico senso di comunità.

Fig.4 Richard Goodwin, “Fables for the Drone Age” , Betts Project, Londra, 2017


fino al 29 luglio 2017
Richard Goodwin. Fables for the Drone Age
Betts Project
100 Central Street, Londra