White in the City

Quattro prestigiose sedi nel cuore di Milano si sono tinte di bianco con opere e installazioni di architetti e designer, arricchendo l’immaginario legato a questo colore. #MDW2017

“White in the City”, Pinacoteca di Brera, Milano, 2017
“Si fa presto a dire bianco, c’è quello raffinato e quello dozzinale, ogni sfumatura ha un suo carattere proprio”, scrive Haruki Murakami. Ma quante sono le sfumature del bianco? La risposta in “White in the City” con sette mostre distribuite in quattro prestigiose sedi in affascinanti palazzi storici di Brera. 

 

“White Architecture” nel cortile d’onore della Pinacoteca di Brera è composta da due installazioni di Giulio Cappellini, mentre il colonnato ospita installazioni temporanee di alcuni tra i più noti architetti e designer internazionali. Troviamo una scala di Patricia Urquiola per ‘spiare’ i passanti, strutture geometriche di Daniel Libeskind, abbracci marmorei di Stefano Boeri. Ancora un’immersione bianca con David Chipperfield, le forme parametriche di Zaha Hadid Design e un tuffo materico nell’installazione sinuosa di Aires Mateus. “White Luxury” (nella Sala della Passione sempre alla Pinacoteca di Brera) propone il connubio bianco e lusso, in collaborazione con Marco Piva e nomi dal mondo della moda. 

“White on White” a Palazzo Cusani, Milano, 2017
“White on White” a Palazzo Cusani, Milano, 2017

All’Accademia di Brera, “White Beyond Blank” ha presentato i risultati dell’attività di analisi e sperimentazione svolta in collaborazione con i dipartimenti dell’Accademia, sul tema del bianco, approfondito attraverso le pratiche dell’architettura, delle arti visive e del design. Il bianco diventa colore, scultura e strumento di analisi.

A Palazzo Cusani, “White Icons” ha ospitato la mostra curata da Giulio Cappellini sui principali prodotti e materiali che sono diventati punti di riferimento e si sono caratterizzati dall’uso del bianco, con la presenza di pezzi iconici di diciotto aziende, e “White on White” con installazioni di architetti e designer. Tra questi Jasper Morrison, i 5+1AA, Studio Mamo e molti altri.

“White Ben-Essere”, Chiesa di San Carpoforo, 2017
“White Ben-Essere”, Chiesa di San Carpoforo, 2017. A destra lampada Blade e tavolo Leonardo di Handmade Italian Design

“White Ben-essere” nell’ex chiesa di San Carpoforo è stata tutta dedicata all’enorme offerta di bianco Oikos e all’impegno che l’azienda mette nella tutela dell’ecosistema e della cura della persona concetto, eliminando l’impiego di formaldeide nei suoi prodotti. L’allestimento, firmato da DAS 16.8 –  B. Candoni, S.Gortana – si è tutto incentrato sul dare forma e spessore visivo alla percezione del benessere.

Infine, “White Innovative Class Space” (in via Burigozzo 1/B) ha raccolto le realizzazioni di oggetti bianchi e innovativi per il benessere degli ambienti di progettisti provenienti da varie parti del mondo. Tra i partecipanti Matteo Cibic, Lanzavecchia + Wai ed Elena Salmistraro.

“White Ben-Essere”, Chiesa di San Carpoforo, 2017
“White Ben-Essere”, Chiesa di San Carpoforo, 2017

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