Tessuti d’artista

Il Museo del Tessuto di Prato offre uno spaccato sulla produzione tessile del dopoguerra, mettendo in luce la “nostalgia del futuro” tipica di quegli anni.

Il Museo del Tessuto di Prato ospita la mostra “Nostalgia del Futuro nei tessuti d’artista del dopoguerra”, una mostra che raccoglie tipologie diverse di tessuti, raccontando il prezioso e poco noto contributo artistico che hanno dato. 

In apertura: Bruno Munari, Progetto grafico per tessuto, tempera su cartoncino, 1950. Sopra: Antonio Ascari, Sinfonia spaziale, progetto grafico per tessuto stampato, Manifattura Jsa, 1957

L’Italia del Dopoguerra è una nazione che investe le proprie risorse nella ricostruzione e nel rilancio di un’industria in cui la qualità del prodotto si valuta anche grazie alla componente creativa, nell’intento di migliorare il “livello di vita tanto spirituale che pratico” della società. Nel contempo, l’arte italiana degli Anni Cinquanta rappresenta l’immagine fedele di una nazione che si avvia verso un cambiamento culturale, economico e sociale sostanziale. In un solo decennio, gli artisti vivono un’incredibile avventura creativa nel confronto e nella sperimentazione di nuovi linguaggi che spaziano in tutti gli ambiti del quotidiano, condividendo la pluralità di territori che interessano l’architettura, il design, il tessuto e la moda e rilanciano il tema dell’unità delle arti.

Lucio Fontana, Galassia. Velluto verde di cotone stampato a mano prodotto dalla Manifattura Jsa, 1955

Lo spirito che animava questa nuova progettualità è stato felicemente definito come “nostalgia del futuro”: una sorta di forza propulsiva che, oltre ad innovare, intendeva proporre e prefigurare le esigenze e le aspettative del domani. Un settore senz’altro emergente fu quello del tessuto stampato per arredamento, promosso da imprese artigiane e piccole industrie, che per la prima volta presentavano al pubblico innovativi tessuti disegnati dai grandi artisti del tempo. La mostra racconta di questo prezioso e poco noto contributo artistico esponendo, per la prima volta al pubblico, alcune importanti e inedite collezioni di progetti per tessuti stampati, manufatti tessili, opere d’arte create dai più noti artisti italiani del periodo.

Giuseppe Capogrossi, <i>Superficie 295</i>, olio su tela, 1958
Gianni Dova, <i>Senza titolo</i>, progetto grafico per tessuto stampato, Manifattura Jsa, 1954
Bruno Munari, <i>Solfeggio con variazioni</i>, progetto grafico per tessuto stampato, Manifattura Jsa, 1955


fino al 19 febbraio 2017
Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguerra
Museo del Tessuto
via Puccetti, 3
Prato