Fujimoto: foresta di luce

Sou Fujimoto realizza per COS, nell’ex Cinema Arti, uno spazio intimo e aperto al tempo stesso, in cui i visitatori interagiscono con l’elemento più puro: la luce. #MDW2016

All’interno dell’ex Cinema Arti, l’architetto giapponese ha creato uno spazio rarefatto utilizzando la luce, il più puro e semplice dei materiali.

Indispensabile all’architettura e protagonista nella moda, la luce è per Fujimoto materiale da costruzione per questo spazio dai confini permeabili. L’ambiente realizzato per il marchio svedese di abiti COS riesce a essere intimo e pubblico allo stesso tempo.

Lo spazio dell'ex cinema Arti allestito da Fujimoto per COS

Nell’installazione è presente una forte componente d’interazione: 25 riflettori a soffitto proiettano a terra la luce attivandosi –  grazie ai sensori alloggiati accanto alla sorgente luminosa – quando il visitatore cammina nel cono di luce.

“L’interazione è essenziale per la moda perchè il corpo umano e la moda interagiscono sempre. E così per l’architettura” – commenta Sou Fujimoto – “l’architettura non si muove ma le persone le persone interagiscono con lo spazio e stabiliscono una comunicazione con esso. Lo spazio pubblico è interessante perchè è un campo aperto dove diverse persone vi si possono riunire, possono avere atteggiamenti di tipo diverso, come nel Serpentine Pavilion che ho realizzato tre anni fa. Lì ho visto persone comportarsi liberamente, prendersi il proprio tempo – come qui, in questo intimo spazio pubblico”.

Sou Fujimoto


12 – 17 aprile 2016
Forest of Light

Design: Sou Fujimoto
Azienda: COS
ex Cinema Arti
via Mascagni 8, Milano