Claude Parent (1923-2016)

Figura controcorrente dell’architettura e teorico della “funzione obliqua” che aveva formulato con il filosofo Paul Virilio, Claude Parent è morto il 27 febbraio a 93 anni.

Con grande dolore, Naad Parent e la sua famiglia hanno annunciato oggi la scomparsa di Claude Parent, avvenuta la sera del 27 febbraio, il giorno dopo il suo 93° compleanno.
Nato nel 1923, Claude Parent è sempre stato considerato una figura anticonformista nel settore dell’architettura; membro della Académie des Beaux-Arts, un tempo allievo di Le Corbusier, era il sostenitore e il teorico della “funzione obliqua”, che aveva formulato con il filosofo Paul Virilio. Per tutta la sua carriera, è stato impegnato nel ripensare e, di fatto, cambiare il modo in cui gli esseri umani vivono – creando situazioni di grande squilibrio – e quindi rendendoli consapevoli del proprio modo di essere.
Claude Parent
Claude Parent. Photo Emmanuel Gould
Autore di un’opera costruita limitata, ma estremamente influente – dalla maison Drusch alla chiesa di Sainte-Bernadette a Nevers e al centro commerciale a Sens –, Parent ha contribuito a definire l’attività dell’architetto attraverso i suoi scritti e i suoi disegni dedicati ai movimenti delle popolazioni, alle strutture del nostro mondo, per ampliare la riflessione sul futuro della vita umana sulla terra.
Considerato un architetto “utopico”, ha dato forma a una metodologia che ha svolto un ruolo importante per i suoi contemporanei, di tutte le generazioni, per gli artisti e pensatori del suo tempo – in particolare Jean Nouvel, che ha iniziato il suo percorso professionale proprio come collaboratore di Claude Parent.
L’opera intellettuale, artistica e architettonica di Claude Parent è stata celebrata in numerose occasioni, come per esempio in occasione di una retrospettiva alla Cité de l’Architecture nel 2010; in una mostra alla Tate Liverpool nel 2014 per la quale ha disegnato la scenografia; alla Biennale di Venezia, nello stesso anno, dove è stato invitato da Rem Koolhaas; alla Galerie Azzedine Alaïa, dal 14 gennaio al 28 febbraio, che l’ha messo in dialogo con Jean Nouvel sul tema di musei. Le sue teorie rimangono in gran parte da esplorare.

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