Giulio Iacchetti: Kalikon

Kalikon, il gioiello meccanico di Maison 203 disegnato da Giulio Iacchetti, e in anteprima a Maison&Objet, ruota tutto attorno a un giunto.

Giulio Iacchetti, Kalikon, Maison 203
È l’ingegno che muove dagli oggetti più ordinari e quotidiani, quella celebre “intelligenza degli elettricisti” cantata da Paolo Conte, ad ispirare Kalikon di Maison 203, la nuova linea di gioielli ideata da Giulio Iacchetti e presentata in anteprima a Maison et Objet Parigi.
Alla base del progetto, un meccanismo semplice quanto inaspettato svela un’intelligenza nascosta, che plasma attraverso la stampa 3D estetica e funzione, geometria e movimento, moda e meccanica.
Giulio Iacchetti, Kalikon, Maison 203
Giulio Iacchetti, Kalikon, Maison 203

Kalikon fa infatti intrinsecamente proprio il processo di produzione tipico della stampa 3D, ovvero la genesi sincrona di tutti i componenti dell’oggetto senza necessità di assemblaggio finale: da qui si sviluppa l’idea di una catena di elementi – composta da anelli cavi – che nascono già combinati tra loro tramite dei giunti sferici, per generare una struttura estremamente flessibile, il cui unico punto fisso risiede nel funzionamento del gioiello.

La fessura sulla circonferenza esterna di ogni anello diventa di fatti il binario in cui scorre il giunto che collega un elemento all’altro: un vero e proprio perno mobile che permette ad ogni componente giri, rincorse e capovolgimenti, ai quali corrisponde sempre l’unione a tutte le altre maglie. Il funzionale e il meccanico si trasformano così in un ornamento flessuoso e scultoreo, sorprendentemente sensibile ai cambiamenti dello spazio e pronto a seguire le forme del corpo.

Kalikon è un progetto aperto: ogni maglia è un modulo che permette di ampliare a piacere la collezione, al momento composta da due collier, una collana lunga, due orecchini ed un anello, interamente realizzati in nylon sinterizzato tramite stampa 3D e disponibile nelle varianti rosa cipria, rosso sangue, verde salvia, verde giungla, azzurro polvere, blu notte e nero.

Ogni collier è caratterizzato da un gancio che permette di regolarne la misura: si fissa nei fori di due anelli attigui e nel caso della collana lunga ne diventa una componente mobile aggiuntiva, in grado di cambiarne la forma in base al punto in cui viene inserito. L’anello, una piccola rotella che gira su se stessa, riprende invece il vezzo femminile di giocare con gli accessori indossati.

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