Da quando la funivia è entrata in funzione, il ristorante è stato allestito in via provvisoria nella struttura originariamente costruita per i lavoratori edili, ora abbattuta per fare spazio al ristorante. La stazione della funivia, una struttura pragmativa in acciaio su una fondazione in calcestruzzo tipica degli anni Settanta, è stato rivestito con una nuova facciata. Il nuovo ristorante è posto perpendicolarmente alla stazione, che si estende orizzontalmente lungo il panorama alpino verso sud. Il grande spazio coperto collega le due strutture e crea una sala arrivi all’aperto.

La nuova stazione è costruita in legno massello su una fondazione in calcestruzzo. La struttura è stata prefabbricata da artigiani locali a valle e montata sulla cima della montagna nel corso di un’estate. L’interno è stato completato l’inverno successivo. Abbiamo deciso di usare il legno perché volevamo riecheggiare la tradizione locale.

Altrettanto importante è stata l’attenzione allo sfruttamento delle risorse: tranne per la gru, che è stata trasportata in elicottero, tutte le parti necessarie alla costruzione sono state trasportate con la funivia, nel corso delle regolari corse. La terra scavata è stata usata per produrre il calcestruzzo e come ingrediente del manto di ghiaia.

Il ristorante è un lungo spazio flessibile, la cui atmosfera è determinata dal motivo ligneo di abeti di provenienza locale. Il tetto posato su colonne ravvicinate è l’elemento dominante di questo edificio, anticipato da una terrazza coperta. Vetrato su tre lati, il ristorante offre una vista spettacolare sul paesaggio. Nicchie con panche e tavoli incorporati occupano il quarto lato della stanza. Ogni nicchia ha una propria finestra e quindi la propria vista del paesaggio montano.” Herzog & de Meuron, 2015