La residenza principale, una dimora liberty dei primi anni del Novecento, acquistata e restaurata dagli attuali proprietari, è collocata ai margini di un grando parco di pertinenza ed era stata realizzata a servizio del roccolo di caccia presente sulla collina.

Nella zona sud del parco, all’epoca del restauro, è stato realizzato un piccolo lago artificiale.

Partendo da questi presupposti si è deciso di realizzare un padiglione ipogeo che, interpretando i dislivelli naturali del parco, potesse godere anche di una vista diretta verso l’esterno.

Inoltre si è stabilito che il nuovo padiglione non venisse realizzato in aderenza alla casa ma collocato a una certa distanza, in una posizione strategica in relazione con il lago artificiale, in modo da creare un luogo totalmente nuovo e indipendente da raggiungere attraverso un percorso di avvicinamento che ne enfatizzasse la riservatezza.

Il padiglione è collegato alla residenza principale attraverso un percorso anch’esso ipogeo che, con un andamento planimetrico irregolare per evitare alcuni alberi d’alto fusto preesistenti, porta attraverso una scala a uno spazio totalmente vetrato che si apre sul parco circostante. Questo ampio giardino d’inverno mette in relazione gli spazi della casa con il percorso che porta al padiglione della piscina. Un sottile collegamento vetrato a ponte collega il giardino d’inverno con la villa.

La struttura portante in acciaio è stata portata all’esterno del perimetro vetrato per donare profondità al volume complessivo e mettere in secondo piano la partitura dei serramenti, che garantiscono le performances energetiche necessarie per potere vivere lo spazio in tutte le stagioni.

La realizzazione di questo nuovo volume completamente vetrato, direttamente collegato con lo spazio esterno, ha permesso di rimodellare su questo lato anche il livello del parco in modo da mettere in relazione diretta il piano del giardino con il piano terra della residenza.

Lo spazio ipogeo che accoglie la piscina, spogliatoi, zone fitness/relax e una piccola cucina e palestra si organizza attraverso una sequenza di volumi dalla geometria elementare realizzati in legno di rovere o in cemento faccia a vista.

Un mosaico ceramico riveste la vasca e le pavimentazioni, seguendo le forme curvilinee per creare l’illusione di una massa d’acqua che, dopo essersi riversata nel padiglione, ha trovato naturale collocazione e uno stato di quiete nelle parti più basse del volume (la vasca).