Bienenhaus

In questa piccolissima architettura a basso budget, autocostruita, Massimiliano Dell’Olivo usa il colore per aiutare l’orientamento delle api e per esplicitare la struttura e la pelle.

Massimiliano Dell’Olivo, Bienenhaus, Canale d’Agordo, Biella. Photo Elisa D’Incà
Una Bienenhaus – parola tedesca che significa letteralmente “casa delle api” – è anche una macrostruttura in grado di ospitare più cellule abitative.
Per questa piccolissima architettura dal budget minimo, auto-costruita, uno sguardo artistico ha guidato la composizione delle facciate nella loro spiccata dicromia. Il disegno si è esteso anche alle piccole arnie, progettate per adattarsi al clima alpino e poi dipinte con colori sgargianti per aiutare l’orientamento delle api.
Massimiliano Dell’Olivo, Bienenhaus, Canale d’Agordo, Biella. Photo Massimiliano Dell’Olivo
Massimiliano Dell’Olivo, Bienenhaus, Canale d’Agordo, Belluno. Photo Massimiliano Dell’Olivo

Il sistema a telaio tradizionale che caratterizza gli edifici rurali delle vallate alpine viene reinterpretato in chiave contemporanea.

La necessità strutturale di controventare la struttura e la necessità funzionale di dare appoggio alle arnie hanno generato il motivo estetico delle due facciate principali.

Il concetto di struttura/scheletro e tamponamento/pelle dell’edificio si palesa nella dicromia delle facciate: il colore rosso caratterizza gli elementi strutturali e il legno lasciato al naturale dei tamponamenti.

Massimiliano Dell’Olivo, Bienenhaus, Canale d’Agordo, Biella. Photo Massimiliano Dell’Olivo
Massimiliano Dell’Olivo, Bienenhaus, Canale d’Agordo, Belluno. Photo Massimiliano Dell’Olivo

Il volume interno della Bienenhaus si compone di tre ambiti funzionali distinti, individuabili in tre ideali fasce parallele tra loro: lungo la facciata sud trovano posto le arnie disposte su due differenti livelli, lungo la facciata a nord vengono immagazzinati i melari e l’attrezzatura apistica, infine la fascia centrale è il luogo di lavoro dell’apicoltore durante le sue visite all’apiario.

Due porte simmetricamente disposte lungo i prospetti minori e mascherate all’interno del paramento ligneo danno accesso allo spazio di lavoro. La copertura, lievemente inclinata verso nord, appare leggera e fortemente smaterializzata dallo stacco voluto rispetto al volume puro dell’edificio e dall’ombra dello sporto.

Massimiliano Dell’Olivo, Bienenhaus, Canale d’Agordo, Biella. Photo Massimiliano Dell’Olivo
Massimiliano Dell’Olivo, Bienenhaus, Canale d’Agordo, Belluno. Photo Massimiliano Dell’Olivo

Il piccolo edificio è stato pensato seguendo il principio della disassemblabilità: infatti le componenti sono collegate tra loro a secco per mezzo di incastri, viti e bulloni. L’edificio si compone di otto parti principali collegate fra loro, le quali sono state progettate per avere peso e dimensioni tali da poter essere agevolmente trasportate e installate da due persone.

Il progetto ha privilegiato la scelta di materiali naturali e o riciclabili: legno di abete locale per la struttura, lamiera grecata di alluminio per la copertura e vernici all’acqua. L’attacco a terra è totalmente reversibile grazie a fondazioni realizzate semplicemente con nove mattoni in cemento posati leggermente incassati nel terreno.


Bienehaus, Canale d’Agordo, Belluno
Tipologia: apiario
Architetto: Massimiliano dell’Olivo
Area: 6,5 mq
Completamento: 2014

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