Una significativa sezione della mostra è dedicata alla progettazione della celebre Diamond Chair, che Bertoia definisce come “una vera e propria scultura fatta d’aria e di acciaio” che gioca sul contrasto dato da robustezza e linee leggere. Florence e Hans Knoll in stretta collaborazione con il l'artista creano così la collezione di sedute “ispirata da una fonte interiore” con il giusto equilibrio tra arte e industria, funzione ed estetica.

La celebrazione del centenario è soprattutto l’opportunità per scoprire la natura multiforme delle sue opere. Progettista eclettico, spazia dai disegni alla scultura, dalle incisioni ai gioielli per arrivare alla musica con le sue “sculture sonore”. Discipline diverse, approcciate con spirito di sperimentazione nelle tecniche e nelle metodologie costruttive, con una personale visione dell’arte come opera riproducibile e seriale, spirito delle tecnologie del tempo e, per tanto, indissolubile per approccio e finalità del design.

Il progetto espositivo seguito da OMA interpreta le diverse realizzazioni della vasta produzione di Bertoia che, ispirato dalla natura, esplora lo spazio e ne interpreta la sua funzionalità e materialità. Inside Outside di Petra Blaisse fa emergere nuove prospettive e completa l’esperienza della luce, del suono e dello spazio all'interno della mostra.

OMA descrive così il suo progetto: “tappeti in linoleum a forma di gong, direttamente ispirati dalla serie di disegni Monotype di Bertoia, sono utilizzati per definire le diverse sezioni della mostra. Aree dedicate alla lettura, ai video e all'audio raccontano la sua vita e i suoi lavori, unendo una retrospettiva di filmati e registrazioni d’archivio con una analisi più contemporanea e una reinterpretazione del suo iconico design.

I suoi gioielli, altra forma d’arte da lui esplorata, sottolineano ancora una volta la diversità dei materiali da Bertoia utilizzati, sempre alla ricerca di nuove interpretazioni di ciò che offre la natura.”

Tutto è arricchito da materiali mai esposti prima d’ora, provenienti dalla collezione personale di Celia Bertoia. Si tratta di un importante nucleo di 30 monotipi, raffinate e rare stampe su carta, realizzate in unico esemplare tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’70. Queste opere offrono l’opportunità di confrontarsi con una parte originale ma ancora poco nota della produzione di Bertoia ed evidenziano i diversi apporti, anche europei, che confluirono nella sua arte, mai del tutto appagata dai risultati raggiunti. I monotipi in mostra, con il loro accostamento espositivo ad alcune sculture e ad alcune sedie Diamond, consentono di ben percepire i molti rimandi e le suggestioni tra i diversi generi praticati dall’artista.

Un vero e proprio percorso sensoriale che approfondisce il lavoro dell’artista italo-americano e trasforma il centenario della sua nascita da recupero della memoria del passato in un’occasione per guardare avanti, in positivo, con occhi attenti a nuove mete, consapevoli che l’arte spesso è in grado di vedere di più e oltre.