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Un altro aspetto fondamentale sottolineato da Friedman e Decavèle consiste nell’essere “une architecture de la diversité”.
Il Vigne Museum è un museo senza porte, vi si accede liberamente. Diversità dal momento che è un museo inserito in un contesto inusuale che unisce un produttore di vino, D/A/C (progetto di RAM radioartemobile che non è una semplice galleria d’arte), un artista e un architetto (che non sono solo artista e architetto).
Il museo è infatti uno spazio aperto, realizzato con dei cerchi metallici saldati fra loro a comporre 3 figure geometriche unite: triangoli (4 cerchi), cubi (6 cerchi), dodecaedri (12 cerchi).
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“Il Vigne Museum”, aggiunge Decavèle, “rappresenta l’architettura della trasparenza. Vi si può vedere attraverso senza interruzioni. Regala uno sguardo aperto che abbraccia il paesaggio e il cielo con una molteplicità di punti di vista”.
Grande lo spazio e l’attenzione data al paesaggio in questa opera. Oltre la vite, anche le piante e il contesto vegetale che incorniciano la struttura, che caratterizzano un Territorio e lo rendono unico, incluse le persone che lavorano e coltivano la terra, sono elementi imprescindibili della vita del Museo. La collina dove verrà realizzato il Vigne Museum, scelta da Friedman, Decavèle e dalla famiglia Livio Felluga, apre ad una visione a 360° che arriva fino alla Slovenia, all’Austria e al Mare Adriatico.
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In occasione dell’inaugurazione del Vigne Museum di Friedman Decavèle con D/A/C, il 20 settembre 2014 si svolgerà un convegno aperto al pubblico dal titolo “Arte e Impresa a tutela del paesaggio rurale” nell’Abbazia di Rosazzo (Udine), adiacente ai vigneti in cui sarà cui collocata la struttura, per riflettere sull’importanza della collaborazione fra impresa e arte al fine di progredire in senso etico, sociale e anche scientifico.
Questo incontro s’inserisce all’interno di una lunga serie di tavole rotonde – parti integranti del progetto D/A/C a cura di Pieroni/Stiefelmeier – il cui obiettivo è attivare e consolidare in progetti concreti e condivisi partnership tra producer e artisti a favore dell’impresa rendendo gli artisti “sponsor d’idee” per l’azienda.
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20 settembre 2014, inaugurazione
Vigne Museum
Design: Yona Friedman & Jean-Baptiste Decavèle con D/A/C (Denominazione Artistica Condivisa)
Cliente: Livio Felluga