La via di Magis / 44

Presentati al Salone del Mobile, tanti sono i buoni prodotti industriali, con una quota di manifattura artigianale, ma su tutti spiccano i tavoli Officina e la seduta Kyudo.

La ricerca di Eugenio Perazza di una “via tipicamente italiana per fare progetti di design e poi produrli in Italia, in un mondo globalizzato in cui appare sempre più evidente che si stanno via via assottigliando le differenze tra le produzioni di un Paese e le produzioni di un altro”, ha portato Magis a presentare una nutrita varietà di oggetti ben fatti.
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Konstantin Grcic, Kyudo

Tra tutti, abbiamo apprezzato i progetti di Konstantin Grcic e dei Bouroullec.

Il primo propone Kyudo (letteralmente “la via dell’arco”), una sedia cantilever in legno ispirata dal design degli equipaggiamenti sportivi ad alta performance, realizzata in impiallacciato di faggio tridimensionale rinforzato con strati interni in fibra di carbonio, una combinazione che garantisce un buon grado di elasticità. Il prototipo presentato segna l’inizio di una futura collezione di arredi che utilizzeranno questa combinazione di materiali.

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Ronan e Erwan Bouroullec, Officina

I tavoli Officina di Ronan e Erwan Bouroullec esaltano la lavorazione del ferro forgiato, ovvero la deformazione del ferro attraverso l’azione della martellatura, una delle tecniche più antiche impiegate nella fabbricazione degli oggetti.

Questa tecnica millenaria è stata plasmata in un sistema di gambe la cui geometria originale consente di sostenere dei piani di diverse dimensioni e di differenti materiali (acciaio, legno, vetro).

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