Toyo Ito: Pritzker 2013

L'architetto giapponese, "creatore di edifici senza tempo", si aggiudica il più prestigioso premio d'architettura del mondo. Ecco, attraverso gli articoli di Domus, alcuni dei suoi progetti più importanti: dalla torre per Mikimoto a Ginza al Matsumoto Performing Arts Centre e al recente progetto Home for All.

L'architetto giapponese Toyo Ito è il vincitore del Pritzker Architecture Prize 2013. È stato annunciato ieri da Thomas J. Pritzker, presidente della Hyatt Foundation che sponsorizza il premio. Ito, 71 anni, è il sesto architetto giapponese a vincere il Pritzker, dopo Kenzo Tange nel 1987, Fumihiko Maki nel 1993, Tadao Ando nel 1995, e il team Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa nel 2010. La cerimonia ufficiale si terrà il 29 maggio, presso la Biblioteca John F. Kennedy Presidential di Boston.

Scopo del premio, che è stato fondato nel 1979 da Jay A. Pritzker con la moglie Cindy, è quello di onorare ogni anno un architetto vivente le cui opere mostrano una combinazione di talento, visione e impegno, che abbiano prodotto coerenti e significativi contributi per l'umanità e l'ambiente costruito attraverso l'arte dell'architettura. Il vincitore riceve un premio di 100.000 dollari e una medaglia di bronzo.

Il presidente della giuria Lord Palumbo ha spiegato i motivi della scelta: "Nel corso della sua carriera, Toyo Ito è stato in grado di produrre un corpus di edifici che combinano innovazione concettuale ed esecuzione superba. Creando straordinarie architetture per più di 40 anni, Ito ha realizzato biblioteche, case, parchi, teatri, negozi, edifici per uffici e padiglioni, ogni volta riuscendo a estendere le possibilità dell'architettura. Un professionista dal talento unico, Ito ha portato avanti un percorso di scoperta, derivato dal riconoscere le opportunità presenti in ogni commissione e ogni sito".

Toyo Ito ha iniziato a lavorare nella ditta di Kiyonori Kikutake & Associates dopo essersi laureato in Architettura a Tokyo nel 1965. Nel 1971, ha fondato il proprio studio a Tokyo, battezzato Urban Robot (URBOT). Nel 1979, ha cambiato il nome in Toyo Ito & Associates, Architects. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui nel 2010, il Praemium Imperiale, e nel 2006, la Royal Institute of Royal Gold Medal British Architects; e nel 2002, il Leone d'oro alla carriera per la Mostra Internazionale della Biennale di Venezia.

In apertura: Toyo Ito fotografato alla scorsa Biennale di Venezia, dove ha vinto il Leone d'Oro con il padiglione del Giappone. Qui sopra: il padiglione del Giappone alla Biennale di Architettura di Venezia

Definendolo un "creatore di edifici senza tempo," la giuria del Pritzker ha menzionato Ito per avere "infuso nei suoi progetti una dimensione spirituale e per la poesia che trascende tutte le sue opere".

Toyo Ito ha commentato così la notizia: "L'architettura è legata da diversi vincoli sociali. Ho progettato le mie architetture, avendo sempre bene in mente la possibilità di realizzare spazi più confortevoli, riuscendo a liberarsi da tutti i vincoli, anche soltanto per un po'. Tuttavia, quando un edificio è completato, divento dolorosamente consapevole della mia inadeguatezza, e questo sentimento si trasforma in energia per la prossima sfida. Probabilmente questo processo dovrà continuare a reiterarsi in futuro. Perciò, non potrò mai risolvere il mio stile architettonico e non sarò mai essere soddisfatto delle mie opere".

Matsumoto Performing Arts Centre, 2000—2004, Matsumoto-shi, Nagano, Giappone. Photo Hiroshi Ueda

Toyo Ito: Home-for-All
L'architetto e curatore del padiglione del Giappone, premiato con il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia, discute il suo progetto Architecture. Possible here? Home-for-all. An architecture report from Venezia by Gonzalo Herrero Delicado, María José Marcos. [Leggi l'intero articolo]

Biennale di Venezia: i Leoni—
Giappone, Urban-Think Tank e Grafton Architects sono i Leoni d'Oro e d'Argento di questa Biennale. Menzioni speciali per Polonia, Russia e Stati Uniti d'America. [Leggi l'intero articolo]

Toyo Ito: ricostruire dopo il disastro—
Il celebre architetto giapponese svela i dettagli del suo progetto Home-for-All, che sarà presentato alla prossima Biennale di Architettura di Venezia. An interview from Sendai by Maria Cristina Didero. [Leggi l'intero articolo]

La tela del ragno
da Domus 906 settembre 2007
Sottili vele di cemento e acciaio nella biblioteca della Tama Art University annunciano una nuova poetica per Toyo Ito: con un'acrobazia strutturale realizza la sua idea di architettura come una caverna aerea. An architecture report by Toyo Ito. [Leggi l'intero articolo]

Toyo Ito. La Concha Negra—
da Domus 892 maggio 2006
Il Relaxation Park di Toyo Ito, che comprende un centro terapeutico dislocato in varie strutture a conchiglia e un ambizioso progetto paesaggistico, è una piccola oasi nel territorio urbanizzato che circonda Torrevieja, Spagna. An architecture report from Torreveja by Joseph Grima e Kayoko Ota. [Leggi l'intero articolo]

Matsumoto Performing Arts Centre, 2000—2004, Matsumoto-shi, Nagano, Giappone. Photo Hiroshi Ueda

Glass Boulder Tower—
da Domus 890 marzo 2006
Nel distretto di Ginza, a Tokyo, si è appena inaugurata la nuova sede della Mikimoto, la più antica industria di perle coltivate del mondo. Le facciate dell'edificio, interamente progettate da Toyo Ito, sono l'ultimo risultato del connubio fra architettura d'eccellenza e prodotti di lusso. Testo di Stefano Mirti. [Leggi l'intero articolo]

Waiting for Ito—
Nell'ottobre del 2005, in occasione del conferimento da parte della Facoltà di Architettura di Pescara della laurea honoris causa, Toyo Ito ha presentato il progetto Wineglass, pensato per la piazza principale di Pescara. An architecture report from Pescara by Fernando Baldassarre. [Leggi l'intero articolo]

Biblioteca della Tama Art University (Hachiji campus), 2004— 2007, Hachioji-shi, Tokyo, Giappone. Photo Tomio Ohashi

Toyo Ito. Matsumoto Performing Arts Centre—
da Domus 874 ottobre 2004
Rannicchiato in un quartiere densamente abitato di Matsumoto, il Performing Arts Centre affronta coraggiosamente la relazione fra la consueta articolazione spaziale di un edificio per spettacoli e i vincoli eccezionali dati dal contesto urbano. Il risultato è una forma sinuosa, quasi un embrione, che dialoga delicatamente con i suoi dintorni. An architecture report from Tokyo by Akira Suzuki. [Leggi l'intero articolo]

Watertrees. Toyo Ito: il Parco de La Gavia, Madrid—
da Domus 868 marzo 2004
Nello scorso giugno, lo studio Toyo Ito & Associates ha vinto il concorso per il progetto spagnolo del "Parco de La Gavia", alla periferia di Madrid. L'équipe di Toyo Ito è stata scelta tra cinque altri studi d'architettura internazionali. Domus anticipa in queste pagine la strategia del progetto vincitore. An architecture report from Madrid by Kayoko Ota.
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Mediateca di Sendai, 1995—2000, Sendai-shi, Miyagi, Japan. Photo Nacasa & Partners Inc.