Tomás Saraceno: Cloud City

Sul tetto del Metropolitan Museum, l'artista argentino ha installato un gruppo di sedici strutture modulari che permettono ai visitatori di percepire simultaneamente realtà molteplici.

Il progetto Cloud City dell'artista Tomás Saraceno – una grande costellazione di 16 moduli interconnessi – si è appena presentato al pubblico dall'alto del tetto del Metropolitan Museum of Art di New York. Il progetto site specific – lungo 16 metri, largo 8 metri e alto 8 metri – si ispira a fenomeni e strutture poliformi come le nuvole, le bolle, i batteri, la schiuma e le reti di comunicazione sociali e neurali. Stagliandosi contro il profilo del Central Park e dello skyline di Manhattan, con un'ampia distesa di spazio come sfondo, Cloud City suggerisce un modello di vita, di interazione e di scambi sociali.

L'installazione, che incorpora materiali trasparenti e riflettenti, sarà visitabile fino al 4 novembre. Le persone possono addentrarsi e percorrere questa sorta di habitat, creato con strutture modulari raggruppate secondo configurazioni non lineari.
"Capovolto, il Central Park appare come un giardino volante inglobato in una nube cumuliforme. Sembra quasi di camminare su edifici e cieli specchiati, mentre la gravità si riorienta e la gente si moltiplica nei frammenti di Cloudscape, formando una rete di interconnessioni inaspettate ..." afferma Saraceno".
Cloud City invita a percepire simultaneamente realtà realtà, creando legami sovrapposti e multi-riflettenti tra le cose e mettendo alla prova e sfidando il nostro sistema percettivo.
Cloud City è un veicolo per la nostra immaginazione pronto a trasportarci oltre ogni limite, mentale, di natura sociale, politica o geografica.
In apertura: Tomás Saraceno, istallazione <i>Cloud City</i>sul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Hyla Skopitz, The Photograph Studio, The Metropolitan Museum of Art. Qui sopra: Tomás Saraceno, istallazione <i>Cloud City</i>sul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Tomás Saraceno
In apertura: Tomás Saraceno, istallazione Cloud Citysul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Hyla Skopitz, The Photograph Studio, The Metropolitan Museum of Art. Qui sopra: Tomás Saraceno, istallazione Cloud Citysul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Tomás Saraceno
I progetti di Saraceno danno forma a spazi interdipendenti che enfatizzano il carattere ecologico degli ambienti naturali e degli spazi sociali.
Nato dall'idea di cambiare il modo di vivere la realtà, ogni lavoro è un invito a concepire nuove possibilità di conoscenza e interazione. Allo stesso tempo l'artista si appella alla facoltà creativa dei suoi spettatori, coinvolgendoli in situazioni e azioni che richiedono un livello di ingenuità, partecipazione e responsabilità.

Negli ultimi dieci anni, Saraceno ha consolidato la pratica di costruire reti abitative basate su complesse geometrie e interconnessioni in grado di mescolare arte, architettura e scienza.
La multidisciplinareità del progetto Cloud Cities/Air Port City è radicata nella ricerca dell'artista volta a rintracciare nuovi modi di abitare e vivere il nostro ambiente.
Tomás Saraceno, istallazione <i>Cloud City</i>sul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Tomás Saraceno
Tomás Saraceno, istallazione Cloud Citysul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Tomás Saraceno
Tomás Saraceno, istallazione <i>Cloud City</i>sul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Tomás Saraceno
Tomás Saraceno, istallazione Cloud Citysul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Tomás Saraceno
Tomás Saraceno, istallazione <i>Cloud City</i>sul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Tomás Saraceno
Tomás Saraceno, istallazione Cloud Citysul tetto del Metropolitan Museum. Foto di Tomás Saraceno

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