Fino a qualche anno fa, ci pensava Opos con i suoi concorsi annuali a selezionare presentare e promuovere al Salone i più dotati giovani designer nostrani (e non). Dal 1990 al 2001, anche un po' grazie alla lungimirante associazione fondata da Alberto Zanone, una nuova generazione di progettisti – come Fabio Bortolani, Paolo Ulian, Donata Paruccini, Lorenzo Damiani, Enrico Azzimonti – si è fatta avanti sulla scena internazionale.

Sempre più spesso invece, oggi, i giovani italiani devono 'ballare' da soli. Con alcune ragionevoli e interessanti eccezioni, com'è quella del Padiglione Italia. Un'etichetta che, proprio nel mezzo dell'enclave milanese del design europeo più di tendenza, al confine tra arte e design, qual è Zona Ventura Lambrate, raccoglie il lavoro di nove studi di designer indipendenti, che lo scorso dicembre hanno deciso di unire le forze e affittare uno spazio comune.

"L'idea" – spiega Gio Tirotto – "Era anche quella di approfittare del Salone per cercare nuove aziende, mostrando dei prodotti che raccontassero meglio come lavoriamo". Quasi tutti di Milano e dintorni, 4P1B, Alessandro Zambelli, Alhambretto, Chiara Moreschi, CTRLZAK, Gio Tirotto, Giorgio Biscaro, en&is e Studiocharlie presentano qui una serie di oggetti inediti, quasi tutti prototipi, in cerca di una produzione di serie.

"Padiglione Italia è nato con molta ironia, rispettando il lavoro degli organizzatori di Zona Ventura, che adoriamo, ma in maniera del tutto autonoma. Era giusto però avere anche una presenza italiana, un'isola in mezzo agli olandesi", aggiunge Alessandro Zambelli.

Il risultato è un ritratto collettivo piacevole, interessante e di qualità, dove gli oggetti sono mescolati tra loro, seguendo una logica per nulla personalistica, e dove però ognuno riesce a fare emergere il proprio tratto professionale.

17 – 22 aprile 2012
Padiglione Italia
Via Privata Oslavia 1, Milano