Nathalie Du Pasquier

Conversazione con l'artista francese, membro del gruppo Memphis, in occasione della mostra e del libro che Corraini dedica al suo lavoro

Il nuovo numero di Un Sedicesimo (il bimestrale edito da Corraini) e la piccola mostra ospitata dalla libreria milanese 121+ offrono l'occasione di scoprire i nuovi lavori di Nathalie Du Pasquier, artista e designer francese, a Milano dal 1979, dove è stata tra i fondatori del gruppo Memphis, per cui ha disegnato tessuti, tappeti, mobili e oggetti. Dal 1987, quando il gruppo si è sciolto, Nathalie si è dedicata soprattutto alla pittura. Protagonisti dei suoi quadri e dei suoi disegni sono oggetti, interpretati con tocco delicato, dalle forme ironiche e familiari, disegnati con tratti grafici ed eleganti accostamenti di colore. Al punto da sembrare quasi forme geometriche astratte. Mentre, invece, come spiega lei stessa, sono sempre incredibilmente figurativi.

Che cosa presenti in questa piccola mostra?
In questa mostra presento dei disegni a matite colorate realizzati negli ultimi due anni, in momenti diversi. Tra questi anche una sequenza di collage, raccolti da Corraini nel nuovo numero di Un sedicesimo, il venticinquesimo. Si tratta di oggetti comuni, che possono essere isolati o accostati, in una successione che può cambiare di continuo. Sono soggetti semplici e grafici. Un altro modello per i miei quadri sono le mie sculture. Negli ultimi due anni ho anche prodotto (digitalmente) libri di disegni (a volte con parole), stampati in 50 esemplari. È il tentativo di fare uscire dallo studio piccole opere e di farle circolare. In libreria, presentiamo anche questi libretti e in qualche modo il Sedicesimo è figlio loro.

In che modo decidi di accostare un oggetto a un altro?
Non ci sono motivi razionali. Le ragioni sono casuali e ovviamente formali. Le cose devono "stare bene insieme".

In apertura e qui sopra: la mostra dedicata al lavoro di Nathalie Du Pasquier nella libreria milanese 121+
In apertura e qui sopra: la mostra dedicata al lavoro di Nathalie Du Pasquier nella libreria milanese 121+
I disegni, sono preparatori a una tela successiva?
No, per niente. Questi disegni esistono per conto proprio e non sono preparatori per quadri per i quali al massimo a volte faccio un schizzo molto sommario e senza colore.

Nel corso degli anni, sono cambiate le tipologie di oggetti che dipingi o disegni. Sembra che dagli oggetti domestici si sia passati a forme più astratte.
Sì, le tipologie di oggetti appartengono a generi diversi. Ci sono i disegni che rappresentano cose della casa, in questa mostra ci sono disegni fatti durante le vacanze che mostrano oggetti per me inusuali, o comunque fatti in situazioni inusuali. Poi ci sono le cose fabbricate con pezzi di legno. Questi oggetti costruiti sono completamente astratti, inutili, delle specie di sculture, e quindi quando li rappresento danno luogo ad un disegno o un quadro che sembra astratto, pur essendo realistico.
Nathalie Du Pasquier: 
<i>Un Sedicesimo 25 a</i>, Corraini. La copertina
Nathalie Du Pasquier: Un Sedicesimo 25 a, Corraini. La copertina
Cosa rimane oggi nei tuoi lavori dell'esperienza con Memphis?
Memphis fa parte della mia storia quindi sicuramente tanto. È stato un punto di partenza, poi uno si evolve, cambia, a volte ritorna. Comunque la mia esperienza nel gruppo Memphis era profondamente libera e in fondo libera sono rimasta.
Organizzo il mio set minuziosamente, esattamente come lo voglio rendere nel dipinto, con i colori esatti. E, anche se possono sembrare astratti, i miei quadri sono incredibilmente figurativi
Nathalie Du Pasquier: 
<i>Un Sedicesimo 25 a</i>, Corraini
Nathalie Du Pasquier: Un Sedicesimo 25 a, Corraini
Parlando del rapporto e del confine tra arte e design, come definiresti il panorama contemporaneo?
In questo momento, ci sono molti designer che sono spinti a lavorare come artisti. Ci sono poi molti artisti che fanno progetti che vengono realizzati da altri e quindi sembra che hanno un approccio più da progettisti. Io sono una specie di artigiano, sicuramente uso le mani per pensare, non so se questo sia un'approccio da artista o da designer! In quanto al panorama mi sembra molto confuso, come sono confuse molte cose in questo momento della nostra civiltà.

Usi tecniche differenti, ti interessa sperimentare?
Io disegno, dipingo, costruisco con legno e colla, uso tecniche tradizionali. La sperimentazione cerco casomai di farla avvenire mettendo le mie mani in contatto con il cervello.
Nathalie Du Pasquier: 
<i>Un Sedicesimo 25 a</i>, Corraini
Nathalie Du Pasquier: Un Sedicesimo 25 a, Corraini
Nathalie Du Pasquier: 
<i>Un Sedicesimo 25 a</i>, Corraini
Nathalie Du Pasquier: Un Sedicesimo 25 a, Corraini
L'ingresso della libreria Corraini 121+ in via Savona a Milano
L'ingresso della libreria Corraini 121+ in via Savona a Milano

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