Abitare l’architettura di Niemeyer: un appartamento ristrutturato a Belo Horizonte

Il progetto di Biri mette in mostra un approccio possibile al restauro del moderno, affiancando gesti poetici al dialogo con le soluzioni abitative e costruttive del maestro brasiliano.

Lo studio brasiliano Biri ha portato a compimento la ristrutturazione di un appartamento nel Juscelino Kubitschek, un complesso abitativo progettato da Oscar Niemeyer più di settanta anni fa. Il progetto mostra un possibile approccio al patrimonio del Moderno, con scelte (e compromessi) che danno vita a un delicato equilibrio tra valori storici e valori d’uso di riegeliana memoria. Sotto questa luce possono essere lette le scelte operate da questo progetto, ovvero in una costante negoziazione orientata alla salvaguardia del monumento e alla sua capacità di assolvere al suo mandato nella contemporaneità.

Ristrutturazione dell’appartamento nel JK, Belo Horizonte, Brasile 2023

Con i 40 piani del blocco B che svettano nel cielo di Belo Horizonte e i 13 tipi di appartamenti che accolgono famiglie di diversa composizione ed estrazione sociale, il JK è un’icona del Movimento Moderno brasiliano, dal 2022 protetto dal vincolo dei beni culturali. Niemeyer aveva qui applicato la soluzione tipologica studiata per il mai realizzato Hotel Quitandinha, ovvero un principio aggregativo delle cellule abitative basato sullo sfalsamento dei solai. I semiduplex permettevano così di ottenere il doppio affaccio con relativo riscontro d’aria, di introdurre uno spazio filtro tra soglia domestica e corridoio distributivo e di minimizzare la presenza di questi ultimi.

Sono un insieme di azioni puntuali quelle ordite da Biri, legate più dal potere evocativo dell’abitare in un monumento – e la sua relativa messa in mostra, che da un concetto spaziale di riferimento. Ad esempio, la sostituzione di porzioni di pavimento in parquet con cementine risponde al requisito di mitigare gli effetti dell’umidità e intonarsi al cemento grezzo. Il super mobile che diventa scaffale, cucina, cantina vini, panca, archivio e postazione laptop funziona come una mini-infrastruttura domestica che mira a conservare l’unità spaziale degli interni. Mentre la foratura con imbotte in acciaio corten della parete divisoria tra le rampe di scale appare più un gesto poetico. Così come la nuova testata in compensato marino si pone in contrasto con la matericità del cemento a vista della parete di fronte.

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