Google Brussels si trova in un edificio moderno del decennio scorso, progettato da Jaspers-Eyers Architects, con un affaccio sul cuore verde del quartiere: il Leopold Park. Lo studio belga di interior design PUUR ha curato il rinnovo degli interni della sede, progettando spazi su più livelli in cui luoghi di lavoro – sale riunioni, caffè, salone, cucina, ristorante e palestra – potessero coesistere armoniosamente.

I progettisti, dopo aver ripulito gli uffici preesistenti di tutte le sovrastrutture accumulate negli anni per rivelare l’essenza dell’edificio, ha cercato di integrare nel disegno i materiali tradizionali, quasi quotidiani, che si trovano in quasi tutte le vecchie case belghe: legno, mattoni, terrazzo alla veneziana e acciaio ondulato. Il tutto immerso in una vegetazione quasi selvaggia che disorienta il fuiritore, facendogli credere di trovarsi in mezzo a un bosco.

Un pavimento in terrazzo, ad esempio, segna la circolazione principale sui diversi piani, mentre le lastre ondulate metalliche sono state utilizzate come divisori o strutture portanti. I mattoni, invece, sono i protagonisti della parete dietro il banco della reception dove, grazie a un gioco tridimensionale di profondità, disegnano il nome dell’azienda cliente. “La parete dietro il banco della reception al terzo piano mostra chiaramente ciò che Google rappresenta”, dice Jan Geysen dello studio PUUR. “Abbiamo preso dei mattoni di colore rosso, un materiale quotidiano belga, e sulla base di dati digitali li abbiamo incollati con un robot per creare un logo di Google. Il risultato è sorprendente e simboleggia la spinta a innovare e migliorare continuamente che è così chiaramente nel DNA di Google”.