L’hotel sull’Atlantico dove si incontrano pellegrini, surfisti e villeggianti

Nello storico Hotel Meira, sulla costa del Portogallo verso Santiago di Compostela, dal 1935 si incrociano clienti diversi. L’esigenza di accogliere questa commistione è risolta con un progetto dall’approccio archeologico.

“La storia inizia con la fondazione della pensione a Vila Praia de Âncora da parte dei nonni della famiglia Meira” racconta Roberto Cremascoli di COR Arquitectos. Dalla sua inaugurazione nel 1935, l’albergo si è trasformato in più fasi attraverso ampliamenti progressivi, senza mai cambiare proprietà. Oggi COR Arquitectos ha completato la prima fase di un intervento più ampio, ovvero gli spazi collettivi, pensati per ospitare principalmente tre tipologie di frequentatori dell’area.

Il corridoio si sviluppa in forme sinuose e attraversa diagonalmente il piano terra dell’edificio

Vila Praia de Âncora, che conta meno di 5.000 abitanti, è prima di tutto uno dei luoghi storici di villeggiatura estiva delle famiglie borghesi del nord del Portogallo, provenienti da Porto, Braga e Guimarães. Grazie alla sua posizione, intercetta poi i pellegrini che percorrono il Cammino Portoghese della costa verso Santiago di Compostela, recentemente rinnovato con un nuovo tracciato pedonale paesaggistico. In prossimità dell’albergo, infine, “c’è quella che chiamiamo la ‘baia dei surfisti’: già il Portogallo è noto per le sue onde, oggi anche Vila Praia de Âncora è diventata una destinazione per chi ama il surf”.

Il nuovo intervento integra degli elementi preesistenti, come la parete di legno con listelli a spina di pesce riportata alla luce in fase di cantiere

COR Arquitectos è stato incaricato nel 2017 di un nuovo progetto di riammodernamento dell’Hotel Meira, iniziando dai 1.000 mq del piano terra che “dovevano essere trasformati in uno spazio di accoglienza pratico, che doveva prendere in considerazione la presenza costante della sabbia”.
L’intervento si caratterizza per un approccio quasi archeologico: durante i lavori sono emerse infatti alcune tracce degli interventi passati, poi valorizzate, come anche alcuni arredi che sono stati recuperati, restaturati e talvolta replicati. Fra queste tracce c’è ad esempio una boiserie con listelli a spina di pesce e un muro di granito, entrambi nel ristorante, o la scala all’ingresso, che conduce ai piani delle camere da letto.
Se da un lato l’intervento strizza l’occhio all’architettura balneare scegliendo il turchese per creare una continuità fra gli spazi, ricorre un gusto per il dettaglio di un certo professionismo milanese del Moderno – si pensi alla Galleria Strasburgo di Luigi Caccia Dominioni.

Schizzo dell’ingresso dell’hotel Meira. Courtesy COR arquitectos
Schizzo dell’ingresso dell’hotel Meira. Courtesy COR arquitectos

In questo senso, lo spazio è articolato in sequenze successive realizzate principalmente attraverso due elementi: il primo sono i telai a listelli di legno di betulla che animano la relazione fra l’ingresso e gli spazi conviviali del ristorante. Il secondo è costituito dal tracciato sinuoso del corridoio che connette l’ingresso e la sala polivalente. Questo spazio include dettagli turchesi e integra piccole vetrine, dando dignità a uno spazio troppo spesso inteso come meramente funzionale. Infine, allo scopo di portare luce naturale agli spazi più profondi del piano terra come la sala polivalente, sono stati ricavati un patio e dei pozzi di luce.

Progetto:
Nuovi spazi collettivi all’Hotel Meira
Luogo:
Vila Praia de Âncora, Portogallo
Programma:
hotel
Architetti:
COR arquitectos (Cremascoli Okumura Rodrigues)
Strutture e impianti:
Filipe Lima
Area:
1.000 mq
Completamento:
2019

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