Illuminato da un imponente lucenario alto due metri, un atelier di 150 mq ubicato nel quartiere Villa Crespo a Buenos Aires viene ripensato dallo studio di architettura Nu con l’obiettivo di aggiornare l’organizzazione dello spazio alle nuove attività ospitate all’interno del capannone. Prioprietà della famiglia di uno degli architetti da tre generazioni, il laboratorio era originariamente dedicato alla produzione di componenti metalliche per l’industria dentistica. Con il tempo, la produzione ha perso la sua specializzazione, trasformandosi prima in un laboratorio generico per la lavorazione di legno e metalli, e quindi aprendosi alla compresenza di piccoli uffici di architetti e designer e all’allestimento di esposizioni.
Il nuovo intervento non cerca gesti di rottura, ma opera in continuità con la vocazione e la fisionomia originaria dello spazio. Accessibile da una piccola corte esterna, la grande navata viene dotata di un mezzanino realizzato con una struttura metallica leggera che ospita i laboratori al piano inferiore e tre uffici al piano superiore. Porte a libro in vetro smerigliato permettono di chiudere o aprire all’occorrenza i singoli laboratori, che mantengono viva l’estetica di un luogo dove “sporcarsi le mani”. Al piano superiore, rivestimenti in multistrato sbiancato presentano uno stacco visivo che conferisce maggiore levigatezza, la stessa che ritroviamo nei bagni e nelle cucina, dove tutti i materiali sono chiamati al dialogo, enfatizzando l’idea di uno spazio raccolto all’interno di un più vasto contenitore.
- Location:
- Buenos Aires
- Programma:
- Laboratorio
- Architetti:
- Nu - Delfina Riverti / Santiago Passalacqua
- Area:
- 150 mq
- Anno:
- 2020