domusforum 2020 – the future of cities

Il 4 novembre scorso nella sala Cavallerizze del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano è andata “in scena” la terza edizione di domusforum – the future of cities, il convegno organizzato da Domus con lo scopo di far dialogare il mondo della progettazione con le scienze sociali, la cultura, la finanza, l’impresa e la società civile. 

Domusforum 2020 è stato un evento importante per più di un motivo. Intanto ha rappresentato una forte dichiarazione di intenti da parte di Editoriale Domus e degli sponsor che hanno scelto di investire in un contesto di grave incertezza abbracciando nei fatti il ruolo sociale dell’impresa; poi ha dimostrato come anche in questa crisi si possa perseguire la qualità praticando il tradizionale esercizio di confronto e critica in modalità nuova, ad alto valore tecnologico.

Infine, più che nelle precedenti edizioni, domusforum 2020 si è confrontato con i temi stringenti dell’attualità dettati dalla pandemia, declinando su un piano tremendamente concreto l’abituale riflessione sul ruolo della progettazione nella società di oggi e di domani.

Fedele alla formula ormai consolidata, anche l’edizione di quest’anno ha ospitato interventi individuali da 15 minuti, interviste e tavole rotonde.

Come sempre i lavori sono stati aperti dalla presentazione di uno studio commissionato da Domus a un importante istituto internazionale di ricerca, per l’occasione Boston Consulting Group, il cui managing director per l’Italia Nicola Pianon ha illustrato i risultati di A Vision for the Cities of the Future.

Nato originariamente come evento tradizionale, sulla base dei recenti sviluppi il convegno è stato convertito in un evento misto, con relatori sul posto e altri collegati in streaming da tre continenti. Il tutto sempre orchestrato dal direttore editoriale Walter Mariotti. 

Il guest editor di Domus 2020 David Chipperfield si è collegato dalla Spagna riflettendo su quanto fatto nei dieci numeri della rivista firmati, mentre alla tavola rotonda sugli spazi urbani del futuro hanno partecipato oltre allo storico dell’architettura Vittorio Magnago Lampugnani, anche la professoressa Wowo Ding della Nanjin university collegata dalla Cina e gli accademici di Harvard Rahul Mehrotra e Sarah M. Whiting in linea dagli Stati Uniti.  

Una seconda tavola rotonda sul tema della sostenibilità – introdotta da un’intervista al CEO di Pirelli Marco Tronchetti Provera – ha visto coinvolti il responsabile dei servizi energetici e ambientali di Edison Paolo Quaini, il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti e l’esperto di infrastrutture strategiche l’architetto Giulio De Carli.

Il mondo della cultura è stato protagonista negli interventi dell’ordinario di Filosofia della scienza dell’Università IULM Mauro Ceruti, della scrittrice Igiaba Scego e dell’esperto di geopolitica mediterranea Gianni Bonini, mentre le istituzioni hanno portato la propria testimonianza grazie alla visione della deputy director del World Heritage Center dell’UNESCO di Parigi Jyoti Hosagrahar e a quella di Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto impegnato in una transizione post industriale fondamentale per il nostro paese e non solo. Last but not least il direttore generale del Museo della Scienza e della Tecnologia, Fiorenzo Galli, che trasformando il museo in un centro di vaccinazione ha mostrato come la cultura salvi per definizione. 

Trasmessa in diretta streaming da Domusweb anche con traduzione simultanea in inglese per il pubblico internazionale, la terza edizione di domusforum è adesso disponibile sul sito, un’occasione da non perdere per riflettere a tutto tondo sulla città, e dunque sulla società, di domani. 

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