15 regali di design da 5 a 5.000 euro

Il design è un sostantivo, non un aggettivo. Ma come rinunciare, almeno sotto Natale, ad un regalo “di design”?

Fazzoletti, Charles & Ray Eames, Vitra, 4,90 € Un pacco di fazzoletti di carta per la tavola potrebbe risultare un regalo poco allettante. Ma stiamo pur sempre parlando di Charles e Ray Eames oltre che di Alexander Girard, tra i principali esponenti del design di tessuti del dopoguerra americano. E volete mettere la soddisfazione di poter vantare un motivo su carta personalizzato, da configurare attraverso il sito di Vitra scegliendo tra un set preesistente di pattern e disegni?

Fischietti, Michael Graves, Alessi, 17€ Tra i grandi bestseller della storia del design, il bollitore 9093 di Michael Graves non è solo una inaspettata sintesi tra diversi riferimenti formali, ma anche il primo bollitore ad emettere un fischio quando l’acqua bolle. Con questa coppia di fischietti, all’iconico uccellino si aggiunge anche un inaspettato drago. Cosa ci attende quanto al suono del suo canto?

Portacandele Bugia, Antonio Aricò, Seletti, 42€ Ha già qualche anno, il portacandele Bugia, eppure mantiene intatta la sua attualità soprattutto quando, ed è il caso del periodo natalizio, il desiderio di moltiplicare la presenza di luminarie dentro casa trova un numero crescente di adepti. In porcellana e vetro, Bugia guarda agli oggetti retro di un mondo senza elettricità e si dota di un coperchio smorza fiamma per sollecitare una gestualità rituale.

Perpetual calendar, Sebastian Bergne, 46€   In un’epoca di crescente digitalizzazione che vede lo scorrere del tempo confluire in qualsiasi schermo, sapere di poter trasformare il passaggio dei giorni in un atto manuale e consapevole ha un fascino rassicurante. Il Perpetual calendar è dunque un atto di detox a cui vorremmo invitare i nostri cari? Prendendola un po’ più alla leggera, resta un bell’oggetto da scrivania discreto e seducente, oltre che particolarmente in tono con le feste di fine anno.

Medhelan, Giulio Iacchetti, Moreno Dalca, Danese, 75€ Fermacarte in cemento, riprende l’iconica forma del dissuasore per il traffico progettato da Enzo Mari nel 1980. Un oggetto-citazione che non potrà che conquistare i cultori della materia. A cui si aggiunge, se vi pare poco, un tempismo perfetto: c’è forse un miglior regalo natalizio che un “panettone”?

D.I.T chair, Tord Boontje, €147 Distribuita in modalità flatpack, D.I.T. – acronimo di Do It Together – è una disinvolta sedia in faggio che non nasconde, anche grazie alla presenza in bella vista di dadi e bulloni, la sua natura DIY. Soprattutto, D.I.T è un invito ad una partecipazione inclusiva, come un gioco da fare insieme che può risultare appropriato nel periodo natalizio. Ogni componente ha il proprio nome stampigliato, così da rendere l’assemblaggio più semplice.

Dandelight, Studio Drift, 185€ Più che una fonte luminosa, Dandelight è una vera e propria dichiarazione poetica, espressa attraverso un equilibrio delicatissimo e particolarmente riuscito tra intuizione low-tech e paziente assemblaggio manuale di uno degli elementi naturali più fragili: il dente di leone (o soffione che dir si voglia), emblema di desideri in nuce e dell’evanescenza del tempo. Caldamente raccomandato l’acquisto della campana di vetro, che vi permetterà di preservare intatta la corona di petali.

Monolights, OS Δ OOS, da €385 Una soluzione aperta, perfetta per chi finora ha fatto fatica ad adattare i propri spazi interni all’offerta di lampade sul mercato. Azzeccato sistema modulare, i tubi al neon di Monolights si combinano attraverso dei raccordi tubolari in alluminio per vestire come un abito su misura – e secondo molteplici possibilità formali – il nostro spazio di luci a sospensione e a parete.

Bureaurama, Jerszy Seymour, Magis, 487€ Uno sgabello geometrico che spicca per mimetismo e allo stesso tempo mantiene una forte personalità pur nel suo registro minimale. Disponibile in tre misure diverse e in diversi colori.

Roly Poly, Faye Toogood, Driade, €490 La prima serie di Roly Poly, lanciata da Faye Toogood nel 2014, rimane impareggiabile per la sua sollecitazione materiale e sensuale rarefazione. La versione di Driade, più accessibile, è realizzata in polietilene e può essere accompagnata da un morbido cuscino.

Stool made in 244 minutes, Diego Faivre, 590€ È uno sgabello il cui costo si misura attraverso il tempo: 2 euro per ogni minuto di produzione. Sviluppato dal designer francese Diego Faivre, questo approccio al valore della creazione vuole mettere in risalto il contributo manuale che permette di dare vita a nuovi prodotti, o più spesso recuperare e trasformare oggetti preesistenti, come è il caso di questo sgabello rivestito di plastilina naturale dall’estetica organicista che si indurisce senza dover essere cotta. Liberatoria, poi, è la carica esercitata dal colore, che rivendica un carattere spiccato e sensuale.

Fragment 10, Audrey Large, Nilufar, €1.050 Phygital, metaversi: il 2021 è stato l’anno dell’espansione massima del confine del digitale. Anche il design riflette questa tendenza attraverso oggetti che nascono sospesi tra 2D e 3D, tra mondo fisico e schermo del computer. Come per questa linea di oggetti fluidissimi di Audrey Large, che sfruttano la versatilità della stampa 3D per sfuggire a qualsiasi canone prestabilito di forma o funzione.

Loggia, Matteo Leorato, Portego 2.196€ Il terrazzo è morto, viva il terrazzo! Il 2021 ha forse saturato la nostra buona predisposizione per questa forma di rivestimento. Eppure, il tavolino dell’azienda veneta Portego firmato da Matteo Leorato ci può riconciliare con l’inflazione degli ultimi tempi. Merito della pulizia non severa del suo tratto architettonico, seducente anche nella più grande versione ovale.

Horn chair, Destroyers/Builders, €3.800 Questa seduta progettata da Linde Freya Tangelder restituisce attraverso un’accurata laccatura la materialità del corno, mentre le sue linee epurate e smussate esaltano il suo carattere etereo.

Raw Bench, Chen Furong & Vega Zaishi Wang, da 4.000€ La Cina non è (più) così lontana quando si tratta di design. E le sue creazioni possono rappresentare, così come è stato per l’arte un paio di decenni fa, un investimento mirato dal buon potenziale. Frutto della collaborazione tra il designer di Shanghai Chen Furong e il marchio di moda Vega Zaishi Wang, questa linea di panche ispirata alla dea Gaia è concepita come un tributo alla dimensione femminile, restituita attraverso la dolcezza delle forme e del morbido rivestimento tessile.  

Il binomio forma e funzione assume sotto l’albero di Natale forme cangianti, in linea con i gusti, gli umori e i desideri di ciascun destinatario. Pur mantenendo, anno dopo anno, la sua attualità: a dispetto della tipologia di oggetto da impacchettare, il design conserva una grande appetibilità da parte di un pubblico traversale, che lo identifica come un regalo sempre azzeccato tanto da ricevere che da donare.

Tra divertissement e oggetti da investimento, passando per i vecchi sani regali “utili” o gli oggetti-non-oggetti che sconfinano nell’arte o che neanche sappiamo più come definire, abbiamo selezionato una carrellata di proposte che potranno sollecitare i vostri desideri o necessità di acquisto per le feste imminenti. Per tutte le tasche.

Fazzoletti, Charles & Ray Eames, Vitra, 4,90 €

Un pacco di fazzoletti di carta per la tavola potrebbe risultare un regalo poco allettante. Ma stiamo pur sempre parlando di Charles e Ray Eames oltre che di Alexander Girard, tra i principali esponenti del design di tessuti del dopoguerra americano. E volete mettere la soddisfazione di poter vantare un motivo su carta personalizzato, da configurare attraverso il sito di Vitra scegliendo tra un set preesistente di pattern e disegni?

Fischietti, Michael Graves, Alessi, 17€

Tra i grandi bestseller della storia del design, il bollitore 9093 di Michael Graves non è solo una inaspettata sintesi tra diversi riferimenti formali, ma anche il primo bollitore ad emettere un fischio quando l’acqua bolle. Con questa coppia di fischietti, all’iconico uccellino si aggiunge anche un inaspettato drago. Cosa ci attende quanto al suono del suo canto?

Portacandele Bugia, Antonio Aricò, Seletti, 42€

Ha già qualche anno, il portacandele Bugia, eppure mantiene intatta la sua attualità soprattutto quando, ed è il caso del periodo natalizio, il desiderio di moltiplicare la presenza di luminarie dentro casa trova un numero crescente di adepti. In porcellana e vetro, Bugia guarda agli oggetti retro di un mondo senza elettricità e si dota di un coperchio smorza fiamma per sollecitare una gestualità rituale.

Perpetual calendar, Sebastian Bergne, 46€

  In un’epoca di crescente digitalizzazione che vede lo scorrere del tempo confluire in qualsiasi schermo, sapere di poter trasformare il passaggio dei giorni in un atto manuale e consapevole ha un fascino rassicurante. Il Perpetual calendar è dunque un atto di detox a cui vorremmo invitare i nostri cari? Prendendola un po’ più alla leggera, resta un bell’oggetto da scrivania discreto e seducente, oltre che particolarmente in tono con le feste di fine anno.

Medhelan, Giulio Iacchetti, Moreno Dalca, Danese, 75€

Fermacarte in cemento, riprende l’iconica forma del dissuasore per il traffico progettato da Enzo Mari nel 1980. Un oggetto-citazione che non potrà che conquistare i cultori della materia. A cui si aggiunge, se vi pare poco, un tempismo perfetto: c’è forse un miglior regalo natalizio che un “panettone”?

D.I.T chair, Tord Boontje, €147

Distribuita in modalità flatpack, D.I.T. – acronimo di Do It Together – è una disinvolta sedia in faggio che non nasconde, anche grazie alla presenza in bella vista di dadi e bulloni, la sua natura DIY. Soprattutto, D.I.T è un invito ad una partecipazione inclusiva, come un gioco da fare insieme che può risultare appropriato nel periodo natalizio. Ogni componente ha il proprio nome stampigliato, così da rendere l’assemblaggio più semplice.

Dandelight, Studio Drift, 185€

Più che una fonte luminosa, Dandelight è una vera e propria dichiarazione poetica, espressa attraverso un equilibrio delicatissimo e particolarmente riuscito tra intuizione low-tech e paziente assemblaggio manuale di uno degli elementi naturali più fragili: il dente di leone (o soffione che dir si voglia), emblema di desideri in nuce e dell’evanescenza del tempo. Caldamente raccomandato l’acquisto della campana di vetro, che vi permetterà di preservare intatta la corona di petali.

Monolights, OS Δ OOS, da €385

Una soluzione aperta, perfetta per chi finora ha fatto fatica ad adattare i propri spazi interni all’offerta di lampade sul mercato. Azzeccato sistema modulare, i tubi al neon di Monolights si combinano attraverso dei raccordi tubolari in alluminio per vestire come un abito su misura – e secondo molteplici possibilità formali – il nostro spazio di luci a sospensione e a parete.

Bureaurama, Jerszy Seymour, Magis, 487€

Uno sgabello geometrico che spicca per mimetismo e allo stesso tempo mantiene una forte personalità pur nel suo registro minimale. Disponibile in tre misure diverse e in diversi colori.

Roly Poly, Faye Toogood, Driade, €490

La prima serie di Roly Poly, lanciata da Faye Toogood nel 2014, rimane impareggiabile per la sua sollecitazione materiale e sensuale rarefazione. La versione di Driade, più accessibile, è realizzata in polietilene e può essere accompagnata da un morbido cuscino.

Stool made in 244 minutes, Diego Faivre, 590€

È uno sgabello il cui costo si misura attraverso il tempo: 2 euro per ogni minuto di produzione. Sviluppato dal designer francese Diego Faivre, questo approccio al valore della creazione vuole mettere in risalto il contributo manuale che permette di dare vita a nuovi prodotti, o più spesso recuperare e trasformare oggetti preesistenti, come è il caso di questo sgabello rivestito di plastilina naturale dall’estetica organicista che si indurisce senza dover essere cotta. Liberatoria, poi, è la carica esercitata dal colore, che rivendica un carattere spiccato e sensuale.

Fragment 10, Audrey Large, Nilufar, €1.050

Phygital, metaversi: il 2021 è stato l’anno dell’espansione massima del confine del digitale. Anche il design riflette questa tendenza attraverso oggetti che nascono sospesi tra 2D e 3D, tra mondo fisico e schermo del computer. Come per questa linea di oggetti fluidissimi di Audrey Large, che sfruttano la versatilità della stampa 3D per sfuggire a qualsiasi canone prestabilito di forma o funzione.

Loggia, Matteo Leorato, Portego 2.196€

Il terrazzo è morto, viva il terrazzo! Il 2021 ha forse saturato la nostra buona predisposizione per questa forma di rivestimento. Eppure, il tavolino dell’azienda veneta Portego firmato da Matteo Leorato ci può riconciliare con l’inflazione degli ultimi tempi. Merito della pulizia non severa del suo tratto architettonico, seducente anche nella più grande versione ovale.

Horn chair, Destroyers/Builders, €3.800

Questa seduta progettata da Linde Freya Tangelder restituisce attraverso un’accurata laccatura la materialità del corno, mentre le sue linee epurate e smussate esaltano il suo carattere etereo.

Raw Bench, Chen Furong & Vega Zaishi Wang, da 4.000€

La Cina non è (più) così lontana quando si tratta di design. E le sue creazioni possono rappresentare, così come è stato per l’arte un paio di decenni fa, un investimento mirato dal buon potenziale. Frutto della collaborazione tra il designer di Shanghai Chen Furong e il marchio di moda Vega Zaishi Wang, questa linea di panche ispirata alla dea Gaia è concepita come un tributo alla dimensione femminile, restituita attraverso la dolcezza delle forme e del morbido rivestimento tessile.