La fashion week sta cambiando?

La settimana della moda non ha mai avuto un Fuorisalone. Ma qualcosa si muove e questo settembre a Milano la moda si è aperta alla città come mai prima. Intanto, Bottega Veneta coinvolge Gaetano Pesce e Gucci fa sfilare solo gemelli. 

Dopo l’annullamento degli eventi della moda londinese, passata in sordina dopo il lutto della Regina Elisabetta II, Milano apre il calendario delle sfilate europee con un fitto programma. Dopo le collezioni presentate da remoto a causa della pandemia, e le sperimentazioni nel metaverso dell’ultimo anno, quest’anno i tantissimi eventi previsti aprono le porte degli atelier e invadono gli spazi della metropoli, rappresentando un ritorno dopo le stagioni di incertezza.

Tra i debutti dei direttori creativi per Ferragamo, Etro e Bally, e le importanti celebrazioni, molti eventi si sono svolti a porte aperte. Mentre Moncler festeggiava l’anniversario occupando l’intera Piazza del Duomo, Diesel ha riempito l’Allianz Arena, e Jil Sander sfilava in un giardino segreto all’aperto. Tod’s invec, ha preferito camminare tra I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, parte della mostra permanente dell’Hangar Bicocca. Allestita in uno stabilimento dismesso di via Bovisasca, Vitelli ha presentato il nuovo guardaroba in parallelo a uno show con DJ set realizzati con la collaborazione di Nero Editions e Spiritual Sauna.

Tra gli eventi satellite, la Fondazione ICA ha aperto le porte ai Creative Studios di Apple, mettendo il proprio spazio a disposizione dei giovani talenti del progetto.

Bottega Veneta


Il direttore creativo Matthieu Blazy inizia la guida del brand con una scenografia-manifesto disegnata dal designer-architetto-artista Gaetano Pesce. Sul pavimento di resina disegnato dal maestro italiano era infatti possibile leggere: “Questo è un tributo alla diversità”. Il seat si riduceva invece a 400 sedute ideate dallo stesso Pesce, pezzi unici di design intitolati “Come Stai?” – acquistabili in occasione della prossima edizione di Design Miami. “Questo spazio è un omaggio alla diversità. Si tratta dell’essere umano; siamo tutti diversi. Le persone dicono che siamo tutti uguali - che si fottano!” spiega Gaetano Pesce parlando della collaborazione, “Siamo tutti diversi e questa è la nostra qualità distintiva, altrimenti siamo solo una copia. Siamo tutti originali, e questo è uno dei temi del mio design”.

Ad aprire a sorpresa lo show, Kate Moss che ha sfilato con canotta, giacca in plaid e jeans. Tra abiti in maglia con fantasie con ricami e cappotti sartoriali dall’attitudine minimale, ciò che continua a stupire della direzione di Brazy è la ricercatezza dei materiali unita alla semplicità dei look quotidiani.

Diesel


Al suo secondo appuntamento, Glenn Martens ha le idee chiare su che direzione far prendere al brand italiano, ma lo vuole fare “democraticamente”. Apre così la sfilata a 4800 gli ospiti, fra addetti ai lavori e dipendenti, collezionisti di NFT e studenti, 1600 dalle scuole di moda di Milano, oltre ai 3000 fortunati che sono riusciti a ottenere il biglietto di ingresso. Ospitata all’Allianz Cloud Arena, l’evento viene accompagnato dalla più grande scultura gonfiabile mai realizzata, 37 metri in altezza, 49 in lunghezza. Dei corpi intrecciati da Guinness World Records, realizzati dallo studio Dennis Vanderbroeck, si sono trasformati così in un manifesto di fisicità.

La sfilata riprende i codici del precedente show, estetica 2000, riedizioni di modelli cult del brand, esagerazioni couture e disco vibes. Tra look total denim, compaiono anche tessuti laminati effetto space-age, stivali coccodrillo a punta e microgonne alte quanto una cintura.

Prada


La collaborazione tra Miuccia Prada e Raf Simons continua, come anche il lavoro di AMO per il set e le installazioni della sfilata. Preferendo uno spazio più neutro possibile, l’attenzione di focalizza al centro con una serie di cortometraggi di NWR, che esplorano la vita delle donne, la portata della fluida femminilità moderna – un argomento che ha sempre affascinato Prada.

La collezione trova il senso nell’annullare il superfluo attraverso una sequenza di delicatezza e ruvidezza, di figure sottili e scarne ma ricche di elementi. I vestiti sono completamento, soprattutto l’essenza di un  pensiero, “ruotano attorno al concetto di semplicità, che ci attrae dal punto di vista politico, teorico ed estetico”, racconta Miuccia.

Gucci


Dopo le passerelle sognanti prima di Hollywood e poi a Castel del Monte, anche Gucci questa volta ha preferito giocare in casa con un allestimento all’interno dei Gucci Hub. Dal titolo Twinsburg, la collezione di Alessandro Michele sorprende il pubblico con una passerella speculare dove i modelli sono tutte coppie di gemelli identici: 68 coppie di vestiti e volti dello stesso tipo, che nella finale si riuniscono mano nella mano a coronare l’ossimoro dello stilista. Tra accessori inaspettati e la collaborazione con FUORI!!! – a richiamare una raccolta edita Nero che rimette a disposizione del grande pubblico le rarissime pagine della rivista edita dal 1971 al 1982 da un gruppo di attivisti nella lotta per i diritti degli omosessuali – gli spettatori erano divisi in due sale speculari divisa in due da un muro ricco di volti, espressioni, fotografate da Mark Peckmezian.

Un gioco prospettico che si dimostra memore delle reinterpretazioni degli classici Stanley Kubrick sperimentati invece nella collezione autunnale.

Moncler


Chiudiamo questa selezione con l’evento che ha invaso l’intera Piazza del Duomo. Riunendo in un unico evento quasi 18.000 persone, il brand ha rinunciato alla presentazione della collezione estiva per celebrare nel cuore della città il suo 70esimo anniversario. Durante la celebrazione, modelli e performers erano tutti vestiti rigorosamente, ma la vera protagonista è stata giacca Maya, un modello iconico del brand, rivisitato nello stile e nei materiali, che connette simbolicamente le origini del marchio con il suo futuro.

Extraordinary Forever è la promessa che raccoglie tutti gli appuntamenti organizzati per la data, dalla campagna globale dedicata ai momenti più importanti della sua storia (Extraordinary Forever Campaign) fino alla collaborazione con l’artista digitale Antoni Tudisco, passando per la Extraordinary Expedition, una mostra itinerante che partirà il 5 ottobre da New York per toccare poi Londra, Tokyo e Seoul.

La vetrina Moncler per celebrare i 70 anni di storia
La vetrina Moncler a Milano che celebrare i 70 anni di storia del brand

Ultimi articoli di Design

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram