Le design en mouvement

È in mostra al Musée des Arts Décoratifs a Parigi un’ampia rassegna del lavoro di Roger Tallon, noto per il suo lavoro sugli oggetti in movimento e per l’estrema coerenza del suo lavoro.

La Pietra: radice e futuro in Architettura

Il 12 e 13 giugno 2025, l'Università IUAV di Venezia sarà il palcoscenico di "Stone is...", un forum internazionale interamente dedicato alla pietra naturale. L'evento, organizzato da PNA, si propone di esplorare a fondo il valore e la sostenibilità di questo materiale senza tempo, con la partecipazione di relatori di fama internazionale.

Informazione pubblicitaria

Il designer industriale Roger Tallon, morto nel 2011, ha lasciato i suoi archivi in eredità al Musée des Arts Decoratifs di Parigi, che lo celebra con una mostra istituzionale che è un’occasione per rileggerne il lavoro ma che solo in filigrana abbozza una analisi sulla grande austerità di questa avventura professionale.

Con un’eredità diffusa e discreta, e l’esercizio di un design estremamente coerente, Roger Tallon ha senza dubbio offerto alla società francese del dopoguerra uno specchio senza fronzoli e anche la possibilità di una deviazione da un sistema che fa della moda il punto centrale del suo funzionamento.

"Roger Tallon, le design en mouvement", Musée des Arts Décoratifs, Parigi 2016. Movie camera Duplex 9,5 mm for Pathé, 1954 Roger Tallon’s archives © ADAGP, Paris / ph. Les Arts Décoratifs, Paris

È avventuroso dirlo ma Tallon ha provato la strada della semplicità intramontabile, correndo il rischio della piattezza residuale della sua pratica realista. Sicuramente innamorato della disciplina in senso stretto, al punto che la scorciatoia presa dall’esercizio giornalistico d’oltralpe e la comunicazione sul suo lavoro tendono a posizionarlo come l’anti-Philippe Stark. È certo che la discrezione e lo stile di Tallon non offrono un prodotto derivato, o una varietà di oggetti con una iconicità esplosiva ma piuttosto l’accesso a una pratica di design industriale che difficilmente si distacca da una logica strettamente istituzionale. È probabilmente utile astrarre dalla sua biografia degli esordi il fatto che fu il coordinatore della comunicazione tecnica e commerciale di gruppi come Caterpillar o Dupont e che poi dal ’53 al ’73 ha lavorato con l’agenzia di design Technès, con la logica del “si compra con gli occhi” così cara agli anni del boom economico.

È colui che ha tenuto il primo corso di design industriale in Francia e che aprì il primo dipartimento di Design alla Scuola Nazionale di arti decorative nel 1963. È stato, per semplificare a 40 anni dalla loro progettazione, il designer del TGV Duplex, del treno Corail e successivamente il coordinatore delle agenzie che hanno dato vita all’Eurostar.

Probabilmente, il sottotitolo davvero penalizzante della mostra – Le design en mouvement – lo relega a un settore estremamente sensibile di una disciplina. Roger Tallon partendo dalla grafica, ha invece sempre cercato di occuparsi e di affinare le esigenze di fluidità e scambio del mondo contemporaneo in un senso più ampio. Una corsa a gestirne e fisicizzarne funzionamento, bacini d’utenza, grandi numeri e figure che passano nell’anonimato della frequentazione giornaliera.

"Roger Tallon, le design en mouvement", Musée des Arts Decoratifs, Parigi 2016 — "Roger Tallon, le design en mouvement", Musée des Arts Décoratifs, Parigi 2016. Roger Tallon e TGV 001, TGV Duplex, TGV Atlantique, modelli. Roger Tallon’s archives © ADAGP, Paris / ph. Les Arts Décoratifs, Paris

Suoi i treni, la segnaletica delle stazioni metropolitane e una grande porzione del confort e del visivo di non-luoghi, come li chiama Augé, che funzionano su estetiche precise e su decisioni economico-politiche implicitamente rilevanti. Nessuna differenza tra la gestione del flusso d’informazione per una rivista d’arte come Artpress, pubblicazione faro dell’arte contemporanea francese diretta da Catherine Millet, a cui ha regalato una griglia e un sistema grafico intoccato da decine d’anni e il design ferroviario. È a questa idea di conciliare un numero di esigenze sempre molto alto e alla capacità di fornire informazione semplificata che si può applicare l’etichetta di funzionalista, sorretta da un alto grado di realismo.

Non sarà un caso che le zone più interessanti del suo lavoro sono quelle a contatto con gli artisti del Nouveau Realisme come César o Yves Klein oppure ai progetti sensuali di mobili, come l’iconica scala in metallo elicoidale Module 400 o il televisore Téléavia P111. Se ne sono accorti recentemente alcuni giovani artisti francesi. L’esempio di Julien Carreyn nella riutilizzazione sessualmente desiderabile dei suoi oggetti offre una lucida descrizione del loro sottotesto sintomatico. Occorre non dimenticare che Roger Tallon è un designer faro dell’epoca Pompidou, decisamente non libertaria, e la sua contiguità nel progettare tante delle cose che hanno rivoluzionato la Francia con TGV, ELF e la comunicazione visiva per decine di altri gruppi ha comunque inglobato un retrogusto per il design sociale di cui non siamo ancora in grado di descrivere le note più acide.

fino al 8 gennaio 2017
Roger Tallon, le design en mouvement
Musée des Arts Decoratifs
107, rue de Rivoli, Parigi

E se il limite servisse a connettere?

FLAT è la finestra complanare che nasce da una profonda dedizione al design; parla il linguaggio degli architetti, integrandosi con naturalezza in contesti diversi.

Informazione pubblicitaria

Le design en mouvement

È in mostra al Musée des Arts Décoratifs a Parigi un’ampia rassegna del lavoro di Roger Tallon, noto per il suo lavoro sugli oggetti in movimento e per l’estrema coerenza del suo lavoro.

La Pietra: radice e futuro in Architettura

E se il limite servisse a connettere?

Ultimi articoli di Design

Altri articoli di Domus