Miro Zagnoli, fotografo, e sua figlia Olimpia, illustratrice, avevano un'idea: produrre una piccola serie di piatti decorati da Olimpia, il tema è l'eros, da vendere solo on-line. E se poi funziona, estendere l'invito ad altri illustratori.
Questa la storia. Per dar corpo all'idea bisogna trovare chi possa fare questa piccola produzione. È stato ovvio pensare ai due grandi distretti storici di produzione dell'Italia del Nord. Un primo tentativo viene fatto a Faenza (i nostri sono romagnoli). La città che vanta una tradizione la cui fama risale al Rinascimento e che oltre alla cosiddetta produzione artistica e alla riproduzione di antichi modelli conta un certo numero di aziende che producono oggetti di design contemporaneo. Ma si rivelerà non essere il posto giusto: le fabbriche sono organizzate per produrre solo grandi quantitativi, almeno mille pezzi di ogni singolo decoro.
Allora si rivolgono a Nove, altro distretto dalle radici antiche che conta oltre trecento fabbriche di ceramica. Una di queste propone di fare uno stampo apposito, che viene pagato, e fare delle prove. Il risultato è del tutto insoddisfacente. La ragione è che concepiscono la porcellana come la ceramica, spessa e vetrificata in modo non uniforme. Di nuovo manca l'agilità industriale e, sembrerebbe, anche la cultura per comprendere un progetto contemporaneo. Forse hanno bussato alle porte sbagliate.

Una fabbrica pronta a fare la piccola produzione: i piatti hanno una bella forma che si avvicina a quella del famoso servizio in porcellana bianca di Rosenthal disegnato da Gropius, la forma tipo a cui avevano pensato. La stampa è digitale, basta inviare il file, le prove sono a carico della fabbrica e non c'è nessun problema a correggere. Certo il singolo piatto costa un po' di più ma questo è compreso nell'idea stessa di piccola produzione. Il tutto viene spedito via posta, lo stesso sistema usa Clodomiro per consegnare ai suoi clienti; è Miro ad aver studiato il packaging.

È on-line da pochi giorni e ha già avuto un piccolo successo: tra gli acquirenti c'è Vitra.
p.s. dato il soggetto delle illustrazioni non si può non pensare al complesso di Edipo!


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